Haiti: 2 anni dopo il terremoto, l’impegno delle associazioni
Il 12 gennaio 2012 segna i 2 anni dal terribile terremoto che ha distrutto Haiti nel 2010 e il paese aspetta di vedere le soluzioni del nuovo governo, ben consci delle difficoltà sociali e strutturali ancora da superare.
800 centri di accoglienza per gli sfollati rimangono attivi, per ospitare più di 500.000 persone senza una casa. Fra le maggiori problematiche quella della tutela dei bambini non accompagnati, che viene affrontata attraverso una figura direttiva a controllo di tutte quelle strutture che stanno accogliendo minori rimasti soli. Purtroppo la maggior parte dei bambini di Haiti continua a essere in situazioni precarie e le associazioni onlus e no profit attive sull’isola lottano ogni giorno per migliorare le condizioni di vita dei piccoli.
UNICEF ha aiutato quasi un migliaio di bambini a tornare a scuola, ricostruendo strutture e organizzando spazi per giochi e attività ricreative, oltre a programmi per la distribuzione di cibo e cure igieniche. Per maggiori informazioni: Asca
L’associazione SOS Villaggi dei Bambini è attiva ad Haiti fin dal 1978 e ha sostenuto la popolazione in maniera tempestiva distribuendo viveri e cure mediche, ricostruendo scuole e preparando nuovi insegnanti, oltre all’ accoglienza a lungo termine di quei bambini rimasti senza le cure dei loro genitori. Per maggiori informazioni: Sito ufficiale
Anche Save the Children continua a lavorare con impegno nelle aree più colpite di Port-au-Prince, Leogane, Jacmel, Petit e Grande Goave, Maissade e Dessaline nell’Artibonite, sin dalle ore successive al sisma quando tutto il mondo assistette in diretta al salvataggio della piccola Winnie, tratta in salvo dalle macerie dopo 3 giorni grazie all’intervento di una troupe australiana e affidata a Save the Children per le prime cure. Per maggiori informazioni: Asca