Quando l’adozione a distanza cambia la vita: la storia di Jennifer
Jennifer Gitiri è oggi una donna che studia con successo in Ungheria per diventare avvocato, ma da piccola la sua vita era in grande pericolo: nata in Kenya (Africa), nella baraccopoli di Korogocho, tra povertà, violenza e alcolismo. Jennifer è stata sostenuta attraverso l’intervento dell’associazione Compassion in Kenya e oggi può raccontare al mondo come l’adozione a distanza sia stata davvero in grado di cambiarle la vita.
La testimonianza che possiamo leggere dal sito di Compassion Italia:
“Ho potuto andare a scuola, avere pasti nutrienti e cure mediche. Tutto questo, grazie a Compassion e ai miei sostenitori. Quando avevo 14 anni, mia mamma morì: ho dovuto aiutare i miei fratelli, ma non ho mai perso la speranza. Vivere in una baraccopoli è terribile, ma lo staff di Compassion mi ha sempre incoraggiato.”
L’iniziativa di Compassion Italia è di grande interesse: far conoscere ai tanti sostenitori dell’associazione onlus i risultati tangibili delle loro donazioni e allo stesso tempo avvicinarsi a tutte quelle persone che vorrebbero aiutare un bambino o una bambina, ma che sono forse spaventati da alcuni casi di truffe e uso poco chiaro del denaro raccolto. Sono state organizzate delle giornate di incontro con Jennifer in cui ascoltare di persona la sua esperienza di “bambina adottata a distanza” e vedere con i propri occhi come questa forma di aiuto possa essere molto più di qualche soldo donato o letterina ricevuta.
Le prossime date in cui sarà possibile partecipare agli incontri di Compassion sono le seguenti:
- Siracusa, 7 Marzo ore 10,30 Chiesa Evangelica, Contrada Dammusi 33
- Catania, 7 Marzo ore 18,30 Chiesa Evangelica, via G. Lainò 2
- Palermo, 8 Marzo ore 8,30 e 10,30 Chiesa Evangelica, via C. de Grossis 2
- Vittoria (RG), 8 Marzo ore 19 Chiesa Evangelica, Via Fratelli Bandiera 60.
La decisione di promuovere le proprie iniziative benefiche attraverso gli stessi ragazzi aiutati invece di personaggi famosi (come nei casi di Save The Children con Alessia Marcuzzi, o Alena Seredova per SOS Villaggi dei Bambini) è molto importante: può dimostrare in maniera diretta e sincera che è possibile fidarsi delle associazioni noprofit, perchè i risultati possono essere verificati. Purtroppo i casi in cui personaggi poco raccomandabili hanno infangato il nome dell’adozione a distanza in Italia son quelli che vengono ricordati più spesso, con grande delusione e rammarico di chi lavora ogni giorno con impegno per salvare la vita di milioni di bambini nel mondo.
Il video di Jennifer da Youtube:
