Il successo delle Adozioni in Vicinanza per i bambini italiani
In questo periodo di crisi economica aumenta ogni giorno il numero dei bambini italiani nati in famiglie povere, con genitori che non hanno i soldi necessari per mandare i loro figli all’asilo o pagare le spese primarie, come pappe e pannolini. In un paese in cui uno o entrambi i genitori possono perdere il lavoro da un giorno all’altro, purtroppo non è sempre facile prevedere gli imprevisti economici, sopratutto quando in casa è appena nato un nuovo bimbo.

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini
I più fortunati e sensibili, quelli che hanno ancora un lavoro o una buona pensione mensile, non rimangono a guardare e stanno aumentando le cosidette “adozioni in vicinanza”, sostegni economici a bambini italiani come scelta alternativa a quella delle classiche “adozioni a distanza” dedicata ai bambini poveri di Africa, Asia, Sud America o Europa dell’Est.
Tra le prime associazioni che hanno dedicato progetti di sostegno a bambini e famiglia italiane troviamo Aiutare i Bambini con la campagna “Adozione in Vicinanza” (15 euro al mese) per sostenere alcuni asili nido, SOS Villaggi dei Bambini con “Amico SOS” (15 euro al mese) per i 7 Villaggi SOS italiani e Amici dei Bambini con il progetto “La Carezza della Famiglia“. Stando ai dati diffusi da Aiutare i Bambini, con questa forma di aiuto riesco a raccogliere quasi 8.000 euro ogni mese, che vengono utilizzati per un fondo dedicato a quelle famiglie che non sono in grado di pagare tasse e costi per mandare i loro figli all’asilo.

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini
Sono stati proprio i donatori italiani a chiedere a gran voce la possibilità di “adottare a distanza” bambini e famiglie che anche in Italia hanno bisogno di aiuto concreto. Per motivi di privacy che in Italia è molto severa sopratutto per quanto riguarda i minorenni, chi attiva una di queste “adozioni in vicinanza” non riceve foto o dati personali dei bambini aiutati, come accade invece con le classiche adozioni a distanza, ma aggiornamenti sulle strutture in cui sono accolte, le attività svolte e la possibilità di visitarle durante gli “open day”.
Il successo delle adozioni vicine non cancella naturalmente tutti i problemi dei bambini africani, asiatici o sudamericani, che continuano a soffrire ogni giorno a causa di guerre, sfruttamenti o epidemi come quella di Ebola. La differenza rispetto a qualche anno fa è che l’Italia sta diventando sempre più un paese in difficoltà e dovranno essere gli stessi italiani o magari i vicini europei più “ricchi” a sostenerci in qualche modo.
E voi cosa ne pensate?
Preferite adottare un bambino a distanza, in vicinanza o entrambi? Aspettiamo i vostri commenti qui sotto!
Video sull’adozione in vicinanza da Youtube:

penso che sia esattamente come i tanti altri modi (comprese le adozioni a distanza) per far arricchire qualcuno che di certo non ha problemi di sopravvivenza. si sottolinea la necessità di mandare i bambini al nido: ma se i genitori non lavorano, perché mai i piccoli dovrebbero crescere con estranei? per stare con i coetanei? mi pare vi siano ancora cortili, parchi e strutture pubbliche (anche se poche) per farli stare in compagnia. spiacente, non riesco proprio più a fidarmi di chi mi chiede soldi. piuttosto preferisco preparare pranzi e cene e invitare chi ha necessità reali.
Ciao Daniela! Purtroppo ci sono persone disoneste che approfittano della generosità degli altri, ma non dimentichiamo che ci sono anche tante associazioni serie che lavorano ogni giorno con impegno per aiutare i bambini in Italia e nel mondo. Tieni conto che non tutti i lavori sono pagati bene: ci sono tante mamme e papà costretti a lavorare per poche centinaia di euro al mese, magari in nero. Le spese sono tante: la casa, le bollette, il cibo, i vestiti.. non sempre ci sono nonni o amici in grado di curare i piccoli quando si lavora e come puoi immaginare poter contare su un aiuto economico per sapere che il proprio figlio è al sicuro all’asilo, è qualcosa di davvero importante.
Non mi è chiaro a quale fascia di popolazione è destinata questa iniziativa: figli di italiani o di extracomunitari? Si, perchè non vorrei sembrare cinica ma vorrei essere sicura di aiutare famiglie italiane. Mi pare che siamo fin troppo “accoglienti” e disponibili verso gli extracomunitari a scapito dei nostri connazionali in difficoltà e che, per i bambini non italiani, l’adozione a distanza sia già un ottimo strumento. Va bene aiutare questi bambini a casa loro, ma non va bene farli venire qui e poi doversene fare carico.
A tuo parere cosa si potrebbe fare quando i bambini in difficoltà sono già in italia e cosa intendi per extracomunitari?
Ciao Mango.Condivido PIENAMENTE quanto da Te scritto..
Un saluto…
Patrizio..
Vorrei aiutare una famiglia con bimbi……abito in Toscana in provincia di Pistoia……mandatemi via mail tutte le informazioni necessarie.Grazie.
sono felice di vedere che finalmente si aiutano i nostri bimbi, sono d’accordo che ci siano tanti piccini all’estero bisognosi, purtroppo il sempre pensare agli altri, come grande popolo quale siamo ha fatto si che non ci si accorgesse delle problematiche di bimbi famiglie che attraversano grandi difficoltà, io aiuterei tutto il mondo potessi, ma sono invalida con una pensione da miseria, però voglio aiutare i nostri figli il nostro futuro fiduciosa che dando in piccola parte un contributo una goccia dopo l’altra forse chissà il mondo sarà migliore, pertanto gradirei ricevere Vs gradite informazioni tramite mail. distinti saluti
Sono d’accordo con gli aiuti specialmente se si tratta di minori in difficoltà, però vorrei sapere esattamente a chi vanno questi soldi e come si fa ad avere la sicurezza che arrivino a destinazione.
Buonasera il fatto che non si possa sapere chi si aiuta e avere contatti eventualmente con la famiglia mi spinge a cercare tra le mie conoscenze persone che abbiano problemi di lavoro e aiutare direttamente i figli… in questo modo si è sicuri di aiutare davvero senza correre il rischio che i soldi vadano a finire chissà dove….
Gentile Ombretta,
Attivando un’adozione a distanza riceverà subito il nome e la foto del bambino/a che ha adottato, del villaggio in cui vive e tutte le informazioni sulla sua vita e sulle persone che si occupano di lui. Periodicamente avrà anche degli aggiornamenti sulla sua crescita e sui suoi progressi e infine la sicurezza di poter andare a visitare il villaggio SOS in cui vive e conoscerlo di persona. Questi sono tutti i punti di forza di un’adozione sicura e della quale ci si può fidare!
Un caro saluto da SOS Villaggi dei Bambini!