Piogge e alluvione in Russia: si teme per i bambini in vacanza
Negli ultimi giorni un violento nubifragio si è abbattuto sulla Russia Meridionale, in particolare lungo la costa del Mar Nero causando almeno 171 morti, tra cui un bambino di 10 anni. Il numero delle vittime e dei dispersi provocati dalle piogge ininterrotte è in aumento. Si teme soprattutto per i bambini, almeno 7 mila secondo il vicepremier del governo moscovita, Olga Golodetz, in vacanza nei campi estivi lungo la costa.
Attualmente la situazione è critica e oggi è stata proclamata una giornata di lutto nazionale per il paese. Sono 5.000 le famiglie colpite dall’alluvione e sfollate, per un totale di circa 13.000 persone. La città più colpita è Krymsk nella regione del Krasnodar, con 159 morti, su cui si è abbattuta un’onda di acqua e fango alta 7 metri a causa del crollo della diga di Neberdzhayevsk. La diga, situata su un costone alle spalle dell’abitato, ha riversato in piena notte un’onda di acqua e fango sulla città, sorprendendo gli abitanti nel sonno, invadendo con forza case e strade e facendo saltare l’elettricità.
In tutta la regione i trasporti sono bloccati e le forze dell’ordine sono allerta per evitare lo sciacallaggio nelle case e nei centri evacuati. Il porto di Novorossiirs, il maggiore porto russo sul Mar Nero, è stato chiuso a causa delle frane e degli smottamenti. A causa del blocco il commercio del petrolio sta subendo rallentamenti e fermi provocando l’inevitabile aumento dei prezzi dei combustibile nel mondo occidentale.
Il presidente Putin ha già avviato una indagine per risalire a eventuali responsabili dell’evento. Si pensa infatti, ma l’ipotesi è stata scartata dagli inquirenti per il momento, che parte della colpa dell’evento sia da imputare alla rottura della diga di Nebedzhayevskoye, umanamente prevedibile e anche evitabile.
Nel frattempo le condizioni meteorologiche non accennano a migliorare in tutta l’area compresa tra l’Asia orientale, la Russia e l’India. Si tratta di un evento catastrofico e mai visto negli ultimi 70 anni nonostante alcune avvisaglie si sarebbero potute trovare in quanto accaduto nelle scorse settimane nelle regioni del Bangladesh, colpite da violenti e disastrosi nubifragi e alluvioni. Il mondo orientale sta subendo le peggiori ripercussioni dovute ai mutamenti climatici del pianeta e le vittime sono sempre più spesso bambini che, se nella migliore delle ipotesi hanno salva la vita, spesso però perdono la propria famiglia d’origine e con essa la serenità e il diritto d’essere bambini.
Numerose associazioni onlus e no profit sono presenti da tempo in questi territori con azioni di volontariato e di sostegno all’infanzia. Anche il mondo occidentale può fare molto in momenti di crisi come questo impegnandosi personalmente o tramite la mediazione del mondo del no profit attraverso il sostegno a distanza con cui è possibile aiutare i bambini a trovare riparo, soccorso e anche una famiglia amorevole in momenti di difficoltà.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2012/07/07/APLYdHtC-alluvione_vittime_russia.shtml#axzz207zFm600
- http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_07/russia-alluvioni-morti-maltempo_b42f996e-c80e-11e1-9d90-c5d49ff3a387.shtml
- http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/162091/
- http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=167100
- http://www.ilgiornale.it/esteri/in_russia_e_incubo_epidemieputin_infuriato_apre_uninchiesta/alluvione_russia-allarme_epidemie-putin/09-07-2012/articolo-id=596112-page=0-comments=1
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