La risposta di Facebook ai pericoli che corrono i minori online
Un tempo era la piazza pubblica il luogo in cui far chiacchiere, conoscersi e confrontarsi, invece oggi interagiamo attraverso chat, social network e community virtuali. Niente di male se il progresso tecnologico aumenta lo scambio di informazioni e migliora la comunicazione, ma siamo sicuri che per i bambini valga la stessa regola?
I dati presentati da Save the Children dicono che il 32% dei naviganti adolescenti in Italia ha dato il proprio numero di cellulare a qualcuno conosciuto in rete, il 10% dei ragazzi tra i 12 e i 13 anni lo avrebbe incontrato e la percentuale aumenta nella fascia d’età tra i 16 e 17 anni. Non sempre purtroppo si tratta di incontri tra coetanei quindi è facile immaginare che i rischi di abusi e maltrattamenti, cyber-bullismo, traffico a sfondo sessuale, grooming (l’adescamento on line) e rapimenti, per i giovani internauti sono a portata di click.
Una delle cause è la semplicità con cui il mezzo consente la diffusione di informazioni e l’altrettanta facilità, o forse sarebbe meglio dire ingenuità, con la quale i minorenni si affidano all’immediatezza dei media. C’è infatti un dato ancora più allarmante che bisogna tenere in considerazione. Rispettivamente il 6.5% e il 16% delle fasce d’età considerate dichiara di aver già postato sui social network video o immagini di sé nudo o in abbigliamento intimo.
Per evitare inconvenienti simili, per monitorare ed educare alluso del Web nascono una serie di progetti didattici innovativi dedicati a bambini e ragazzi fino ai 18 anni, necessari se pensiamo che pochi siti, tra i quali MySpace, Bebo e NetLog, bloccano l’accesso all’account del minore da parte di persone non selezionate dall’utente, mentre la maggior parte degli altri non si curano affatto del monitoraggio delle registrazioni.
Pensiamo a Facebook. Il geniale Mark Zuckerberg forse non aveva previsto che nessuno meglio di un bambino è in grado di mentire! È vero che Facebook non consente la registrazione ai minori di 13 anni, ma è anche vero che 7.5 milioni degli internauti iscritti alla comunità virtuale ha un’età inferiore ai 13 anni. Oggi però Facebook si rimoderna progettando lo sviluppo di un sistema che consentirà l’accesso anche ai bambini con meno di 13 anni. Il meccanismo prevede il collegamento dell’account del bambino a quello dei genitori cosicché questi possano monitorare le azioni dei figli, approvare le amicizie e l’accesso alle applicazioni web.
Ma non soltanto Facebook si adegua alle nuove norme in termini di rispetto della privacy e dei diritti dei minori. Tra i tanti progetti dedicati ai bambini spicca il nostrano TROOL, Tutti i Ragazzi Ora Online, una piattaforma di social network sicuri dedicata ai bambini delle classi che vanno dalla prima elementare alla terza media (tra 6 e 13 anni).
Il termine troll si riferisce a una creatura mitologica solitamente maligna e fastidiosa, proprio come il troll informatico. Nel gergo di Internet, infatti, il troll è una persona che disturba gli altri utenti con messaggi provocatori e irritanti. Naturalmente il nome del sito è sì provocatore ma ha tutt’altro significato, anche perché il progetto al contrario promuove l’uso sicuro e consapevole di Internet.
Realizzato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze (redazione e moderazione dei contenuti), in convenzione con la Polizia Postale (moderazione traffico e sicurezza), e con il supporto della Fondazione Sistema Toscana (parte tecnica), TROOL vince il Festival della Creatività nel 2008, diventa da principio un blog e infine un sito che oggi (dati aggiornati al 31 dicembre 2011), conta 3.985.118 visitatori, 13.669 utenti iscritti e 4.650 blogger attivi, in soli 3 anni.
Si tratta di un progetto interattivo di educazione all’uso del Web, rivolto ai bambini in quanto utenti, ma anche a genitori e insegnanti affinché comprendano e insegnino ai più piccoli il corretto uso della rete e dei suoi strumenti. “Non lasciare i ragazzi soli mentre navigano su internet”, è questa la prima di 10 regole per la navigazione sicura. Alcune statistiche affermano che il 36% dei genitori è a conoscenza del fatto che i propri figli, minori di 13 anni, fanno uso dei social network e ciò indica poca consapevolezza e attenzione da parte degli adulti. Il proposito pedagogico del progetto dunque è quello di coinvolgere tutti gli attori sociali vicini ai minorenni motivo per cui, oltre a famiglie e docenti, al fianco dei giovani utenti troviamo una intera community virtuale che in background lavora per monitorare le attività e la sicurezza del sito.
TROOL quindi insegna la navigazione sicura, protegge i minori ma soprattutto funziona come un social media vero e proprio: consente ai bambini e ai ragazzi di condividere immagini, video e qualsiasi altro contenuto multimediale o semplicemente pensieri ed emozioni.
Il progetto nel corso degli anni ha scavalcato anche i confini della Toscana, arrivando fino a Matera, Monza, Ivrea, Salerno e Trieste con i suoi laboratori didattici scolastici per la promozione della lettura, la conoscenza e il confronto con culture diverse, la rivalutazione del patrimonio storico e culturale, il web journalism e molto altro, tutto naturalmente via Internet. I laboratori sono un’utile occasione di crescita per i bambini che spesso trascorrono troppo tempo di fronte allo schermo. I nativi digitali, cioè le nuove generazioni nate nell’era di Internet, sono a loro agio di fronte a tastiera e mouse ma l’abuso comporta sempre dei rischi. TROOL insegna a utilizzare consapevolmente, oltre che in maniera divertente, i social media e le risorse che il Web offre. Un’azione simile è quella portata avanti nel 2011 da Terres des Hommes che insieme all’IED di Torino in occasione del Safer Internet day ha pubblicato un piccolo e colorato manuale d’istruzioni per bambini con 10 regole per un corretto uso del Web spiegate ai più piccoli in forma di favola.
Sulla scia di TROOL lo scozzese Jamie Tosh, padre di due bambine di 9 anni, ha creato Kibooku, un social network basato sul sistema della tracciabilità dell’identità della persona, attraverso cui garantire una navigazione protetta per i bambini. Il padre delle due piccole ha infatti ideato un sistema di monitoraggio delle registrazioni al sito in maniera piuttosto semplice: per effettuare il login è necessario creare un nuovo account attraverso il versamento di una cifra esigua (3.80 euro annui), con carta di credito. In questo modo tutti gli accessi dell’utente (e di seguito anche tutti i suoi movimenti on line), vengono tenuti sotto controllo. Ai genitori è consentita la trasparenza sulla tracciabilità dei percorsi effettuati dai figli così da conoscere anche il comportamento dei più piccoli in rete, evitando eventualmente comportamenti scorretti.
Stessa storia per Avira SocialShield. Il noto antivirus ha acquistato un sistema di monitoraggio dei minori attraverso l’incrocio telematico di informazioni provenienti da 50 diversi database sul Web. Il sito analizza in maniera intelligente i contenuti delle pagine visitate e avvisa il genitore con l’invio di un alert quando si rilevano attività sospette. SocielShield supporta i più noti social network tra cui Facebook, Twitter, Formspring, MySpace e Google + e inoltre consente di sapere se l’accesso del minore viene effettuato da casa, da scuola o da un’altra postazione.
Ci auguriamo allora che tutti questi strumenti di controllo e didattici possano essere utili per la sicurezza dei bambini e che possano formare la cittadinanza digitale del futuro fatta di persone consapevoli, attente e informate.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://d.repubblica.it/argomenti/2012/06/20/foto/trool_social_network_minori-1079763/1
- http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_febbraio_22/internet-social-network-pedofilia-kibooku-soluzione_013bdd6e-5d73-11e1-8d58-29f34aaed5a4.shtml
- http://pausaweb.com/avira-socialshield-monitoraggio-social-media-per-minori
- http://d.repubblica.it/argomenti/2012/05/02/news/social_network_minori-973259
- http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/06/04/news/facebook_protezione_per_i_minori_baby-account_collegati_ai_genitori-36523381
- http://internet.tuttogratis.it/facebook-baby-account-collegati-ai-genitori-per-i-minori-di-13-anni/P131363
- http://www.internetsafety101.org
- http://www.hwgadget.com/troolit-internet-e-un-gioco-da-bambi-1026.html
- http://navigaresicuri.telecomitalia.it
- http://www.sicurinrete.it
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