La condizione terribile dei bambini in Africa
L’Africa è un paese che ha subito e continua a subire tutta la povertà causata non solo dalle problematiche condizioni climatiche e geografiche, ma anche dallo spietato sfruttamento dei paesi più ricchi. Carestie, malattie, guerre e sfruttamento della popolazione locale, i paesi dell’Africa soffrono per tutto questo e i bambini rimangono la parte più debole su cui pesano tutte le violenze, gli abusi, le sottomissioni e i dolori.
I dati dal rapporto di Save the Children dal titolo “A Life Free From Hunger” descrivono come le condizioni dei bambini in Africa sono impressionanti: 60 milioni di bambini non hanno da mangiare, manca l’acqua potabile, non hanno nemmeno la forza per giocare e possono morire prima di raggiungere i 5 anni di vita. Questo perché tanti di questi bambini non hanno più i genitori, morti per fame, guerra o malattie come l’AIDS, senza dimenticare la speculazione alimentare che colpisce gran parte dell’Africa.
Eppure basterebbe così poco per salvare la vita di questi bambini in Africa.
Qualcuno non ci crede, pensa a truffe o spreco delle donazioni, eppure esistono davvero tante associazioni onlus e noprofit che si impegnano ogni giorno per aiutare bambini e adulti in tanti paesi dell’Africa. Perché quando si parla di 1 euro al giorno per salvare un bambino con l’adozione a distanza, si parla di un intervento reale, con effetti che possiamo capire vedendo il sorriso di un bambino che è finalmente felice perché in buona salute, con qualcuno che si prende finalmente cura di lui.
Sono tantissimi i bambini in Africa e l’aiuto delle persone sensibili in tutto il mondo purtroppo non è abbastanza per fermare il problema. Ma assieme, possiamo fare tanto. Infatti negli ultimi anni c’è stata una diminuzione delle morti di bambini come sottolineato dalla ricerca UNICEF del 2011, ma in Africa rimangono oltre l’80% di tutte le morti infantili nel mondo.
Per sensibilizzare il pubblico sul problema dei bambini africani, il 16 giugno di ogni anno viene festeggiata la “Giornata Mondiale del Bambino Africano“, per onorare la memoria delle vittime della repressione sulla marcia avvenuta nel 1976 a Soweto, in Sudafrica, che vide migliaia di alunni e studenti neri scendere in piazza per protestare contro la scarsa qualità dell’insegnamento per i neri sotto il regime dell’apartheid. Più di cento furono uccisi e più di mille feriti.
Dobbiamo renderci conto che questi bambini non hanno una casa o una famiglia che possa aiutarli, sono da soli per strada. Noi, cosa avremmo fatto se da piccoli fossimo rimasti per strada senza una casa, senza nulla da mangiare, senza nessuno che ci proteggesse dagli abusi di persone riprovevoli? Sono tante le storie di adozione a distanza che testimoniano tutto quello che possiamo fare davvero per questi bambini.
Quello che succede a lasciare questi bambini da soli in Africa si è visto nella terribile carestia del Corno d’Africa, in cui i telegiornali di tutto il mondo diffondevano le immagini di bambini scheletrici, morti di fame in mezzo alla polvere da cui nulla cresce.
Non saranno certo le aziende multinazionali, i grandi signori delle armi o i dittatori dei paesi africani a fermare questa serie di morti. Siamo solo noi, esseri umani sensibili, a poter salvare i bambini in Africa, attraverso l’impegno di tutte le associazioni onlus e noprofit attive con l’adozione a distanza e i progetti di sviluppo sociale.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- https://www.adozione-a-distanza.info/tasso-di-mortalita-infantile-nel-mondo/
- http://www.unicef.it/doc/2784/africa-un-continente-di-bambini-che-lavorano.htm
- http://www.ilfattoalimentare.it/denutrizione-bambini-africa-save-the-children.html
- http://it.wikipedia.org/wiki/Povert%C3%A0_in_Africa
- http://it.wikipedia.org/wiki/Bambini_soldato
- http://it.wikipedia.org/wiki/Apartheid
- https://www.adozione-a-distanza.info/video-adozione-a-distanza/
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