Cosa scrivo al bambino che ho adottato a distanza?
Adesso che hai attivato la tua prima adozione a distanza e hai ricevuto la foto e le generalità del bambino, vorresti comunicare con lui ma non sai cosa scrivere e da che parte cominciare? Qui trovi alcuni consigli su come gestire la prima letterina con il bambino che hai adottato a distanza.
Il consiglio più importante che possiamo darti è questo:
Quando si vuole scrivere a un bambino che vive in un paese lontano e che si è deciso di sostenere a distanza, non bisogna aver timore di esprimersi: parlare con il cuore è la cosa migliore da fare e anche la più semplice. Non bisogna preoccuparsi troppo della forma, se i contenuti vengono dal cuore ognuno troverà il modo di comunicare con il bambino nella maniera migliore possibile.
La prima letterina deve essere scritta nella lingua indicata dall’ associazione onlus (ad esempio in inglese, ricorda che non tutti i paesi hanno qualcuno che possa tradurre le lettere dall’italiano!), deve essere semplice e breve perché si tratta di un primo contatto, e deve essere molto generica perché ancora non si è abbastanza in confidenza.
Tieni presente che spesso i bambini adottati a distanza sono troppo piccoli per sapere leggere o scrivere! Per questo le tue lettere vengono gestite dagli educatori che si occupano di loro, per leggerle assieme e risponderti. Quando i piccoli crescono, non sempre hanno voglia di scrivere una risposta alle tue lettere: ricordi quando eri bambino e preferivi uscire a giocare invece di fare i compiti? Ecco, è la stessa cosa anche per loro!
Alcuni errori che spesso si commettono nella prima letterina al bambino adottato sono: presentarsi o firmarsi come mamma/papà adottivo o come “colui/colei che ti regala dei soldi”. Ricorda che non sei un genitore adottivo, ma sostenitore a distanza. Molti bambini hanno già una famiglia quindi creeresti in loro solo molta confusione.
Altra cosa da evitare è menzionare in alcun modo l’aspetto economico del vostro rapporto. Parole come aiuto, sostegno, soldi, denaro, o peggio carità andrebbero evitate! Ricorda che si tratta di un bambino e che la sua situazione è già molto delicata. L’adozione a distanza è una scelta fatta consapevolmente, non un atto di carità dovuto.
Piuttosto è bene esordire con una breve presentazione, nome età e paese d’origine vanno bene, con tono colloquiale di un amico che vive lontano e che gli vuole molto bene anche se non vi conoscete ancora. Ribadire il tuo affetto nei suoi confronti è positivo, aiuterà a instaurare una certa fiducia.
Se hai già dei figli o dei nipotini, puoi raccontargli qualcosa di loro, o anche far scrivere a loro la letterina. Il bambino o la bambina che la riceverà si sentirà così più legato ai suoi amichetti di posta.
Gli argomenti su cui scrivere cambiano e si evolvono col tempo. Tanto per rompere il ghiaccio se si tratta di una bambina potreste chiederle qual è il suo colore preferito o di parlarvi della sua migliore amica, mentre se è un maschietto potreste domandargli informazioni sul suo gioco preferito o su cosa vuole fare da grande.
Attenzione alle domande: spesso le informazioni ricevute dell’associazione onlus sono riservate. Si tratta di dati sensibili tanto più che riguardano un minore, per questo motivo è bene non chiedere o comunicare al bambino informazioni delicate che lo riguardano, potrebbero turbarlo.
Informati piuttosto con delicatezza su aspetti della sua cultura che non conosci. La letterina col tempo diventerà un modo per scambiare culture, pensieri e modi d’essere. Ricorda anche che i valori, le tradizioni e soprattutto la qualità della vita nel suo paese sono radicalmente differenti dai tuoi. In molte culture, per esempio, è considerato scortese parlare delle proprie vicende personali.
Quando avrai raggiunto il livello giusto di confidenza potrai anche scrivergli che un giorno potresti andare a trovarlo nel suo paese, ma consulta prima l’associazione onlus con cui hai attivato l’adozione a distanza.
Gioca con lui anche con una lettera, ad esempio facendogli un indovinello! Oppure fagli domande alle quali potrà rispondere nella lettera successiva, per aiutarlo a sentirsi a suo agio e per far sì che la corrispondenza continui.
Cerca di essere regolare nella corrispondenza perché il bambino/la bambina attenderanno di sicuro con ansia e gioia di ricevere le tue lettere, tenendo comunque conto che le poste dei paesi in via di sviluppo non sono affidabili e potrebbero essere necessari alcuni mesi di attesa. Prima di attivare una adozione a distanza devi essere sicuro della tua decisione e di poter mantenere l’impegno preso nel tempo.
E tu, cosa hai scritto nella tua prima comunicazione?
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Ho sempre difficolta’ a scrivere alla mia bambina adottiva perche’ non e’ facile scrivere ad una bambina che ha avuto una vita dura…non sai mai cosa e’ meglio dire e cosa non dire…
Ciao Anna, hai ragione non sempre è facile trovare le parole per rivolgersi a chi ha avuto un’esistenza dura. Ma se vuoi ancor di più far sentire la tua vicinanza, scrivi, scrivi, scrivi della tua quotidianità, del tuo lavoro, dei tuoi progetti.. di tutto quello che vuoi, non limitarti.
Di sicuro porterai un sorriso a chi leggerà la tua lettera. Grazie
ciao siamo un gruppo di 12 amici che volevamo destinare i soldi che solitamente usiamo per farci i regali in questo progetto, sarebbe possibile anche in così tanti? grazie mille
Ciao Marcello! Sicuramente è possibile attivare una adozione a distanza anche in gruppo, l’importante è avere un “responsabile” unico a cui verranno inviati tutti i documenti, le lettere e le foto, e che si occuperà delle donazioni
trovo molto bello ciò che fate, anche il fatto di dare una guida a chi vuole adottare a distanza, consigliandolo tramite questo blog! potrei avere qualche informazione in più sull’adozione a distanza? è una cosa che sto valutando di fare… Grazie!
Grazie Claudio! è molto importante condividere queste informazioni, perchè solamente con un migliore approfondimento dell’adozione a distanza le persone possono capire come funziona, fidarsi e portarla avanti nel tempo! Ti mando via email un po’ di informazioni :)