La crisi continua nel 2014 a fare paura e mentre l’aumento dell’Iva è ormai una realtà, le tasche degli Italiani potrebbero presto trovarsi a fronteggiare una nuova minaccia: il ritorno dell’Imu. Le conseguenze sono già prevedibili: le famiglie saranno sempre più povere e sempre più bambini italiani si troveranno a vivere in condizioni di estrema fragilità.

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus
Davanti a uno scenario simile e tutt’altro che incoraggiante, in tanti chiedono di poter adottare a distanza bambini italiani. Basta fare una ricerca, per entrare in contatto con diverse realtà religiose e non che consentono di dare il proprio sostegno a chi vive in altri continenti, ma è possibile fare lo stesso con i bambini italiani?
La risposta è “sì”, ma occorre fare alcune precisazioni.
Aiutare i bambini italiani è possibile?
Sì, ma non chiamatela Adozione a distanza
In primo luogo, infatti, bisogna ricordare che l’adozione a distanza è per definizione una forma di sostegno rivolta a bambini stranieri, con la quale è possibile aiutare loro, le rispettive famiglie e anche le comunità in cui vivono.
Questo, fortunatamente, non significa che non sia possibile anche aiutare in qualche modo i bambini italiani. Alcune associazioni noprofit, infatti, operano non solo lontano dal nostro paese, ma anche in patria attraverso dei centri specializzati. I bambini italiani quindi possono essere aiutati e ricevere lo stesso tipo di sostegno dei bambini adottati a distanza in Africa, in Asia o nell’Europa dell’Est, l’unica differenza è che non si parlerà di “adozione a distanza”.
Le principali motivazioni sono due: in primis, nel 2014 in Italia le attuali leggi a tutela dei minori e della loro privacy impediscono di poter raccontare le loro storie e di presentarli così come si farebbe con i bambini sostenuti a distanza in altri paesi. In secondo luogo, la permanenza del singolo ragazzo all’interno dei centri delle varie associazioni cambia a seconda della sua situazione: può durare alcuni mesi così come per anni. Questi fattori renderebbero molto difficile, da parte dei sostenitori, essere messi al corrente dei progressi e dei miglioramenti fatti da un eventuale bambino italiano adottato a distanza.
Come aiutare i bambini italiani?
Per tutti questi motivi, quindi, per aiutare i bambini italiani in difficoltà non si può ricorrere all’adozione a distanza. Ciò nonostante, molte associazioni consentono di sostenere a distanza i vari centri operativi in Italia, o un gruppo di bambini.

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini
1) Aiutare i Bambini: È questo il caso dell’associazione “Aiutare i Bambini” che, oltre alle adozioni a distanza tradizionali, ha attivato un servizio di “adozione in vicinanza”, tramite il quale consente di sostenere un gruppo di bambini tramite un contributo di 15 euro mensili. Col ricavato, alcuni asili nido e spazi gioco sparsi per tutta l’Italia avranno a disposizione un fondo per la gestione dei casi più delicati.
2) Amici dei Bambini: Anche Amici dei Bambini offre a chiunque lo desideri la possibilità di aiutare i bambini italiani. Il progetto “La carezza della famiglia”, infatti, è stato pensato per aiutare i bambini in difficoltà o che vivono condizioni di disagio familiare in Italia. Il programma, piuttosto articolato, comprende sia l’affido (ovvero l’inserimento di un bambino in famiglie “temporanee” in attesa che venga trovata una vera famiglia adottiva) sia una rete di case famiglia, centri servizi, comunità mamma-bambino e appartamenti per gruppi chiamata “Pan di Zucchero”.
3) SOS Villaggi dei Bambini: Infine, anche SOS Villaggi dei Bambini è una realtà che da 60 anni opera non solo all’estero, ma anche in Italia tramite alcuni centri specializzati, ovvero i Villaggi SOS che si trovano a Mantova, Morosolo, Ostuni, Roma, Saronno, Trento e Vicenza. All’interno di ogni struttura, i bambini troveranno non solo un ambiente accogliente, ma anche un’educatrice residenziale (la Mamma SOS), una sorta di madre per vocazione, la figura più importante per i villaggi, che segue i bambini durante la loro crescita fornendo affetto, stabilità e sicurezza. Per dare il proprio sostegno, in questo caso è sufficiente aderire al programma “Amico SOS“, il contributo è di 15 euro mensili.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- Sostegno a distanza: e i bambini italiani abbandonati?
- Crisi: bambini italiani in difficoltà inseriti nei programmi di adozione a distanza
- Amico SOS per aiutare i bambini dei Villaggi SOS italiani
- Minori, storie di vita in comunità
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