Il Diario di Viaggio di Maureen: sei mesi al Villaggio SOS di Lilongwe (parte 6)
Com’è la vita in un Villaggio SOS? Come si vive in uno dei paesi in cui la nostra associazione è operativa? A volte capita che un sostenitore abbia il desiderio di andare a trovare il bambino che ha adottato a distanza, un’esperienza che molti altri hanno raccontato positivamente. Con questa rubrica speriamo di dare un’ulteriore risposta a questa e altre domande. Nel 2011, Maureen e Martin hanno visitato il Villaggio SOS di Lilongwe, in Malawi. La loro esperienza è stata raccontata in un blog, che abbiamo pensato di riproporvi. Nel sesto e ultimo capitolo, Maureen continua a dare lezioni di agraria.
Termiti: una vera minaccia!
La voracità delle termiti mi ha davvero sorpresa! Dopo una lezione sulle leguminose, io e i miei studenti avevamo seminato piante di piselli. Sul campo, avevamo piantato anche dei paletti per impedire che gli uccelli mangiassero i semi, ma non avevo considerato la terribile minaccia di questi insetti! Mercoledì sembrava essere tutto a posto, ma poi giovedì i bastoncini erano praticamente scomparsi: sui loro resti brulicavano centinaia di insetti. Spero che le termiti non abbiano divorato anche i piselli: sono più dannose dei vermi (e in Malawi non mancano neppure loro). Oltre al danno la beffa: se non sei tu a mangiarle, saranno loro a divorare la tua casa, gli alberi, il concime e qualsiasi cosa sia morta per poi passare, quando non sarà rimasto altro, a consumare gli ammalati o i più deboli.
Esperienze “sul campo”.
In classe la settimana scorsa, durante una lezione sull’erosione ho parlato dello swale. Lo swale, o fossa livellare, è una specie di buca che raccoglie l’acqua piovana come le fosse drenanti, ma la fa filtrare nel terreno riempiendo le falde freatiche. Sugli “argini” abbiamo piantato comfrey, come fertilizzante abbiamo usato delle foglie, mentre contro i parassiti ci siamo serviti dell’erba elefante con cui abbiamo messo in atto il sistema vetiver. Questa tecnica mi era stata insegnata durante un corso sulla Permacultura che avevo seguito presso il Natures Gift di Lilongwe, un centro specializzato in questa disciplina. Presso il Natures Gift lavorano molti volontari e io intendo portarci alcuni dei miei studenti. Per domani, ho in programma di andarci anche insieme all’insegnante di agraria del villaggio, così che possa instaurare un legame con i ragazzi.
Terminato lo swale, per il quale abbiamo dovuto scavare su un terreno molto duro, l’insegnante ha lasciato che gli studenti preparassero un falò utilizzando gli scarti della lezione di carpenteria. Qui, abbiamo arrostito delle pannocchie. Incomincio a sentirmi una di loro: era la terza pannocchia che mangiavo in una giornata!
Per ora, nelle mie lezioni ho parlato delle verdure a foglia, dei legumi, della conservazione del terreno e dell’acqua, dei latticini, di giardinaggio, delle rose e di come riconoscere le piante. Per la prossima settimana vorrei invece organizzare un’escursione al vivaio.
Per la lezione di hotel management, ho pensato di parlare di cucina e dell’utilizzo dei prodotti locali. L’insegnante ha proposto come prossimo argomento la pulizia della casa dato che non ci sono fondi per comprare ingredienti per una lezione di cucina. Quando, però, gli ho chiesto cosa gli insegnerà mi ha risposto “il lavaggio a secco”.
In Malawi alla gente piace molto vestire elegante (così come amano le maglie di lana nonostante il caldo). Indossano i completi quando lavorano nei campi o quando costruiscono una casa: sono molto orgogliosi del loro aspetto, ritengono sia un segno di rispetto e si impegnano molto – anche se persino il capo più elegante in realtà è rammendato e ricco di pezze. Le buone maniere, la gentilezza, il rispetto, la voglia di lavorare e di sorridere nonostante le avversità fanno di questa gente un popolo meraviglioso. Danno il massimo e si aiutano a vicenda.
Studiare: un lusso per pochi.
Oggi ho scambiato qualche parola con l’insegnante di elettronica del centro professionalizzante. È preoccupato per i figli. Qualcuno potrebbe anche riuscire a trovare un lavoro, ma la maggior parte dovrà mettersi in proprio nonostante non abbia i soldi per comprare gli attrezzi necessari. Io gli ho suggerito di provare coi microcrediti, ma vengono concessi solo alle donne.
Le uniche due ragazze del corso hanno dovuto abbandonare gli studi perché le famiglie non potevano permettersi le rette, l’equivalente di 60 sterline inglesi a trimestri. Lo stesso insegnante deve provvedere a una famiglia allargata perché qui chi ha un lavoro si prende cura anche dei figli dei vicini quando questi muoiono. Qui si condivide tutto.
Per maggiori informazioni:
- Versione originale (in Inglese, da SOS Villaggi dei Bambini UK);
- Il diario di Viaggio di Maureen (capitolo 1);
- Il diario di Viaggio di Maureen (capitolo 2);
- Il diario di Viaggio di Maureen (capitolo 3);
- Il diario di Viaggio di Maureen (capitolo 4);
- Il diario di Viaggio di Maureen (capitolo 5);
