Le Filippine dopo il Tifone Hayan: ecco come aiutare
È nata oggi, tra le macerie dell’aeroporto di Tacloban, nelle Filippine, la piccola Bea Joy. La bambina, figlia di una ragazza di 21 anni, ha preso il nome della nonna, Beatriz, una delle tante vittime che non sono riuscite a sopravvivere alla furia del Tifone Hayan.
Filippine: i racconti dei superstiti
Fuori, però, non molto lontano da quella sala parto improvvisata tra i resti del terminal, dove i presenti hanno potuto vivere qualche momento di gioia grazie alla nascita di Bea, lo scenario che appare davanti agli occhi dei superstiti è terribile. L’isola di Leyte, della quale Tacloban è il capoluogo, è una delle più colpite dal supertifone che, dopo essersi abbattuto sull’arcipelago delle Filippine, in queste ore sta sferzando coi suoi venti anche il Vietnam.
Era come se fossimo stati colpiti da un tornado, un tornado che è durato per 4 ore. L’edificio in cui ci trovavamo tremava, all’inizio soltanto il soffitto. Poi abbiamo perso il tetto e proprio in quel momento la stanza ha incominciato ad allagarsi.
È con queste parole che uno dei superstiti ha descritto il passaggio del supertifone in un video le cui immagini parlano da sole. Comunicare con chi è rimasto sull’isola è difficile e gli ultimi rapporti parlano di negozi sorvegliati da guardie armate, centri commerciali saccheggiati, assalti ai convogli degli aiuti umanitari e cadaveri ammassati per le strade, mentre molti altri sono ancora incastrati tra i rami dei pochi alberi risparmiati dalla furia dei venti a 300km che hanno sferzato Leyte e Samar. Altre città, come Baco, sono ancora sommerse all’80%, mentre là dove le onde alte sei metri non sono riuscite ad arrivare, la gente barcolla tra i detriti in cerca di cibo.
Non è rimasto in piedi nulla nel raggio di un chilometro dalla costa. Non so come descrivere quello che ho visto… è terribile. Tutte le capanne e qualsiasi altra cosa sono andate distrutte. Sembrano fiammiferi conficcati nel suolo.
Ha raccontato Manuel Roxas, ministro degli interni filippino, dopo aver sorvolato Leyte in elicottero. A una prima stima, Hayan sembra essere uno dei più devastanti tifoni della storia delle Filippine, arcipelago costantemente minacciato da terremoti (come quello che il mese scorso era costato la vita a 172 persone) e da tifoni come Bopha (2012) e Washi (2011), che uccisero rispettivamente 1067 e 1500 persone.
Questa volta, però, la violenza della natura ha dato luogo a un vero e proprio cataclisma che è costato la vita a circa 10.000 persone, il 40% delle quali – secondo l’associazione Unicef – sarebbe costituito da bambini. Hayan si è rivelato il più potente tifone mai registrato, più devastante anche di Katrina, l’uragano tristemente noto per la distruzione che seminò nella città di New Orleans e per essere tra le 5 tempeste più letali nella storia degli Stati Uniti.

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Le dimensioni di questa tragedia possono essere paragonate a quelle del devastante terremoto del Tohoku e del conseguente Tsunami che colpirono nel marzo del 2011 il Giappone e, in particolare, la città di Fukushima, provocando il disastro nucleare che ancora non è stato superato.
Proprio nelle Filippine, meno di un anno fa SOS Villaggi dei Bambini aveva lanciato un’iniziativa insieme a La Pina per ristrutturare le case famiglia del Villaggio SOS di Lipa, città che si trova nella provincia di Batangas, a nord del paese. Il villaggio, insieme a quelli di Calbayog, Cebu e Iloilo (che sorgono nell’area che è stata più esposta al passaggio del supertifone e che hanno offerto riparo a quanti hanno cercato di mettersi al sicuro) non ha riportato alcun danno, ma purtroppo la stessa sorte non è toccata al Villaggio SOS di Tacloban.
Nonostante le comunicazioni con tutta la regione di Leyte siano state interrotte, così come i voli che la collegavano con la capitale Manila, lo staff del villaggio SOS è riuscito a mettersi in contatto con gli altri centri per far sapere che tutti i bambini, le loro madri e le rispettive famiglie sono al sicuro, anche se le strutture del centro hanno subito gravi danni.

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Come aiutare le Filippine
Ora più che mai, gli aiuti ricevuti tramite le adozioni a distanza e altre forme di beneficenza saranno determinanti nell’aiutare non solo i bambini già ospitati nei villaggi SOS filippini, ma anche tutti quei ragazzi ai quali la furia di Hayan ha tolto la propria casa e, purtroppo, anche l’affetto dei famigliari.
Adozione a distanza di un bambino o una bambina delle Filippine
I primi aiuti umanitari provenienti da tutto il mondo sono già stati spediti e anche in Italia la comunità filippina si è subito attivata per dare il proprio sostegno ai suoi connazionali. In questi giorni, in cui ogni forma di comunicazione con l’arcipelago è difficoltosa, se non addirittura impossibile, in molti hanno cercato in ogni modo di avere notizie dei propri famigliari. Molti immigrati filippini hanno provato a usare i social network e anche a contattare le emittenti televisive locali senza però riuscire a raccogliere alcuna informazione.
Altri si sono attivati per raccogliere beni di prima necessità da mandare al proprio paese, come Donna Rose, Miss Filippine in Italia 2013. La ragazza, che ha soltanto 17 anni, ha pensato di sensibilizzare i suoi compagni di classe – studia in un istituto tecnico – chiedendo loro di raccogliere cibo (pasta, tonno e riso), ma anche vestiti usati.
Al momento, però, a causa delle difficoltà a raggiungere Leyte e Tacloban, solo una minima parte degli aiuti inviati è arrivata destinazione. Attualmente, infatti, l’unico mezzo di trasporto utilizzabile è l’elicottero, anche se nelle prossime ore grazie alla riapertura dell’aeroporto di Tacloban, lo stesso in cui è nata la piccola Bea Joy, gli scambi via aria dovrebbero farsi più facili, mentre per quanto riguarda la rete stradale, ogni via di accesso continua a rimanere inagibile .
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- Adozione a distanza nelle Filippine
- Come aiutare i Villaggi dei Bambini SOS nelle Filippine
- Morte e saccheggi dopo il tifone «I superstiti ridotti come zombie»;
- Filippine, 10mila vittime del tifone Haiyan. A Tacloban il dramma dei saccheggi;
- SOS Children’s Village Tacloban suffers damage in typhoon (Inglese);
- Children’s villages provide shelter in Philippines typhoon (Inglese);
Ultime Notizie dalle Filippine:
Situazione metereologica nelle Filippine:
Video sul tifone nelle Filippine da Youtube:
