Perché il gatto è il migliore amico dei bambini?
Diffidenti, ruffiani e porta sfiga, ormai si è detto di tutto sui gatti! E ancora: le donne incinte non dovrebbero starci a contatto e tutti i gatti non solo avrebbero 9 vite ma addirittura cadrebbero sempre sulle zampe! Luoghi comuni e falsi miti sui felini più amati dai bambini si rincorrono da tempo, ma pochi sanno la cosa più importante: avere un gatto in famiglia significa avere un figlio in più. In particolare se in casa ci sono bambini!
L’amore incondizionato che lega i bambini agli animali specie se cuccioli è cosa risaputa, un rapporto unico e speciale e se è vero che il migliore amico dell’uomo è il cane, anche i mici rientrano nella top ten degli animaletti che prima o poi un bambino vorrà avere. Ecco allora qualche buona ragione per adottare micini o gattoni.
C’è una regola fondamentale che dovrete insegnare a un bambino: convivere con l’animale e rispettarlo. Il che vuol dire che nel caso del gatto, un animale un tantino sui generis, sarebbe il caso di insegnare ai bambini che quando l’animaletto ha fame, ha fame e quando ha sonno, ha sonno! In parole povere: mai contraddire un gatto, pena graffi, agguati notturni e seri danni alla mobilia…
A parte i rischi del caso, vivere con un animale per un bambino significa avere un compagno di gioco! Certo il gatto non è un peluche ma quando il bambino ha imparato a rispettarne i ritmi e le volontà, allora ha imparato una norma etica fondamentale che gli tornerà utile in futuro: il rispetto per l’altro. Caso mai qualcosa andasse storto il massimo che potrà accadere sarà assistere a una scena divertente: il vostro piccolo mentre dà da mangiare al micino col proprio cucchiaio o un bagnetto un po’ troppo schiumoso per il piccolo di casa (il gattino!).
La convivenza gatto bambino è ancora più interessante alla luce degli effetti terapeutici di numerosi animali. Da tempo anche in Italia ha preso piede la pet therapy che in un suo ramo più specifico è diventata la cat therapy. I gatti, tanto per sfatare un altro falso mito, sono animali particolarmente affini all’uomo. Per natura diffidenti pare si leghino solo per interesse al loro padrone, e invece no! I gatti come i cani amano il loro padrone al punto da sviluppare relazioni empatiche con gli umani. Nel caso dei bambini la cat therapy è legata soprattutto alle stimolazioni sensoriali: accarezzare il pelo del gatto rilassa e fa bene all’umore!
Ecco spiegato il successo dei Neko Cafè, caffetterie nate in Giappone in cui sedersi comodamente, bere e mangiare qualcosa, mentre tutt’intorno mici e gattoni si aggirano indisturbati offrendosi alle coccole e alle cure degli ospiti. In Europa il primo cat caffè ha da poco aperto a Vienna.
La cat therapy funziona con grandi e piccini ma soprattutto come terapia d’aiuto per soggetti affetti da patologie linguistiche. Il caso dell’autismo è esemplare a riguardo. I bambini autistici soffrono di un disturbo per cui non sono in grado di sviluppare relazioni affettive e emozionali. A volte però alcuni bambini autistici hanno sviluppato relazioni d’affetto verso animali, gatti in particolare, semplicemente accarezzandoli o giocandoci. Il che non vuol certo dire che il gatto come qualsiasi altro animale sia in grado di guarire da mali simili, ma soltanto che la vicinanza di un animaletto al bambino può contribuire a un migliore sviluppo psico-affettivo.
Pronti ad allargare la famiglia? =^__^=
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://www.gattiandco.com
- http://multimedia.lastampa.it/multimedia/la-zampa/lstp/142561/
- http://www.giapponizzati.com/2010/12/17/i-neko-cafe/
- http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/
- http://en.wikipedia.org/wiki/Therapy_cat
- http://www.hillspet.it/Cat/Adult/Caring%20for%20adult%20cat/Living%20with%20other%20pets%20and%20humans/Cat%20and%20baby.aspx
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