20 dicembre 2013 – La Giornata Internazionale della Solidarietà
Era il settembre del 2000 quando le Nazioni Unite firmarono quella che è conosciuta come la Dichiarazione del Millennio, il documento che ha fissato i noti DMG (Development Millenum Goal, Obiettivi di Sviluppo del Millennio), ovvero quei traguardi che il mondo dovrebbe raggiungere entro il 2015. Nello stesso documento, la Solidarietà veniva definita come uno dei valori essenziali alle relazioni internazionali del ventunesimo secolo. Ispirati da questo principio, gli stati membri dell’ONU avevano stabilito che:
“Le sfide globali devono essere gestite in modo tale da distribuire i costi e gli oneri in maniera giusta nel rispetto dei principi basilari di equità e giustizia sociale. Coloro che soffrono o coloro che hanno minori benefici meritano l’aiuto di quanti hanno maggiori benefici.”
(55/2. Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite)
Giornata Internazionale della Solidarietà: cosa possiamo fare?
Cinque anni più tardi, sempre le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare a questo importante valore una giornata, quella del 20 dicembre, in cui da ormai 8 anni si celebra la Giornata internazionale della solidarietà umana. In questo giorno, tutti i governi si impegnano a rinnovare gli accordi presi per lottare insieme contro la povertà e, allo stesso tempo, tutti i cittadini privati sono invitati a pensare a metodi per promuovere il valore della solidarietà e a modalità innovative con cui sradicare la povertà dal mondo.
Oltre alla lotta contro la povertà e la fame, ci sono altri 7 obiettivi che le Nazioni Unite, nel 2000, si prefissero di raggiungere entro lo scadere del 2015.
- Sradicare la povertà estrema e la fame;
- Rendere universale l’istruzione primaria;
- Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne;
- Ridurre la mortalità infantile;
- Migliorare la salute materna;
- Combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie;
- Garantire la sostenibilità ambientale;
- Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo;
2013, è tempo di bilanci
Ora, a 13 anni dalla firma di quel documento e a soli 2 anni prima dell’arrivo del 2015, è chiaro a tutti come la strada da percorrere sia ancora lunga e, probabilmente, non saranno pochi gli obiettivi che non verranno raggiunti in tempo.
Proprio a questo proposito, lo scorso anno, nel suo discorso il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon aveva parlato di come la Giornata coincidesse con un periodo particolarmente duro per la nostra Storia e, per questo motivo, aveva sottolineato come il ruolo della Solidarietà fosse sempre più importante nella risoluzione dei problemi che affliggono il nostro mondo, perché solo con la piena partecipazione di tutta la comunità mondiale è possibile raggiungere un pieno sviluppo sociale.
Purtroppo, a distanza di dodici mesi, la situazione non sembra essere cambiata di molto. La crisi economica e la povertà in aumento continuano a costituire un problema con cui i governi di tutto il mondo devono fare i conti, mentre il malcontento e la frustrazione delle popolazioni cresce all’estero così come in Italia, dove proprio in questo periodo le proteste dei Forconi continuano a far parlare di sé tra chi le approva e chi non condivide.
In parallelo, le recenti calamità naturali che hanno colpito da un lato le Filippine con il tifone Haiyan, dall’altro la Sardegna, ci mettono davanti alla consapevolezza che i cambiamenti climatici e i danni inflitti all’ambiente anno dopo anno sono tutt’altro che minimi e hanno un impatto sempre maggiore sulle nostre vite e sull’economia. Era questo il messaggio che qualche settimana fa aveva lanciato AGIRE con la sua campagna Futuro da Proteggere, pensata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle catastrofi.
Le buone notizie della Solidarietà
Fortunatamente, sempre dalle pagine di questo blog nel corso dei mesi passati abbiamo avuto modo anche di dare notizie positive e di confermare che, almeno su qualche fronte, il traguardo fissato dagli obiettivi del millennio non è poi così lontano. Nel caso della mortalità infantile, infatti, in più occasioni è stato sottolineato come anno dopo anno il numero di neonati che non superara il primo anno di vita, anche se lentamente, si stia riducendo. In questa giornata, quindi, ancora una volta possiamo rivalutare il lavoro svolto dalle moltissime Onlus e Associazioni Non Profit operative in Italia e all’estero, il cui lavoro non solo consente di portare sollievo nelle aree di crisi, ma anche di avvicinare tutta l’umanità a quegli otto obiettivi stabiliti dall’ONU tredici anni fa.
Per molte ONG, il primo obiettivo è il benessere dei bambini e la tutela dei loro diritti, attività che fino ad oggi è stata possibile solo grazie al supporto dei loro sostenitori tramite donazioni, adozioni a distanza e anche grazie alla loro attività di volontariato. Si tratta di un processo lento, ma che – come è stato ribadito in più occasioni – continua a dare buoni frutti.
Vuoi anche tu dare il suo sostegno? Adotta un bambino a distanza.
Per maggiori informazioni:
Leggi la dichiarazione del Millenio (da onuitalia.it);
Giornata Internazionale della Solidarietà:
Nazioni Unite: 20 dicembre, Giornata internazionale della solidarietà umana;
