La guerra in Siria e Turchia: gli adulti che uccidono i bambini
La Siria attacca una città della Turchia a colpi di mortaio, la Turchia rilancia con una sparatoria sulle città siriane. Il bilancio: 13 feriti e 5 civili turchi morti, di cui 4 bambini e 1 donna. Continua la strage di bambini in Siria iniziata da troppo tempo.
La controffensiva turca arriva nonostante non sia ancora chiaro chi abbia rivendicato l’attacco, se ribelli siriani al regime del presidente Bashar al-Assad o le forze governative. In ogni caso la risposta turca ha dato per scontata la colpevolezza del governo che non ha saputo evitare l’accaduto, per questo motivo il paese si è sentito legittimato a ribattere dopo aver segnalato alla NATO, di cui la Turchia è alleato, il timore di attacchi siriani al confine.
È questo l’ennesimo episodio di un conflitto che non accenna a placarsi e che troppo spesso per motivi insensati o per rivalse e fanatismi fa strage di civili e soprattutto di bambini, torturati, uccisi, usati come scudi umani o come soldati, così come nei mesi scorsi è accaduto a Hula, Aleppo e in altre città della Siria e dei confinanti Libano e Giordania. In queste regioni centinaia di profughi si spostano quotidianamente in cerca di strutture di prima accoglienza, cibo e acqua e soprattutto di protezione da bombardamenti e attacchi. Ora, a causa del nuovo clima di tensione tra Siria e Turchia, il governo turco ha evacuato due quartieri di Akcakale, la località colpita dagli spari siriani. Chi non ha un luogo in cui rifugiarsi, dove finirà?
Attualmente, secondo i dati ufficiali di Ankara, in Turchia vivono in tutto 93.576 profughi siriani, 30.665 dei quali si trovano nei campi di Sanliurfa. I rifugiati sono ospitati anche in strutture nelle province di Hatay, Gaziantep e Kilis.
Il mondo del Terzo Settore, e tutte le associazioni onlus e no profit presenti sul territorio si impegnano quotidianamente nel tentativo di portare in salvo i bambini siriani e le loro famiglie. Anche UNICEF ha più volte lanciato l’allarme contro la mortalità infantile in quest’area dell’Asia, ma se il conflitto continuerà a espandersi oltre i confini siriani, presto si dovrà provvedere a cure e soccorso per molti più bambini profughi, abbandonati o che avranno bisogno di aiuto per ricongiungersi alle famiglie disperse e separate durante i conflitti.
Anche l’Onu ha condannato l’attacco siriano alla Turchia ma ciò di cui questi paesi del Medio Oriente hanno bisogno non sono le parole ma aiuti concreti: cure mediche e assistenza sanitaria, perché tra di loro ci sono molti neonati, neo mamme e donne incinte, ma soprattutto cibo e acqua potabile per i bambini, già troppo spaventati da quello che hanno dovuto vedere.
Il mondo occidentale che non conosce questo clima di tensione quotidiano ma di cui a volte ne è causa, dovrebbe agire a favore dell’infanzia rubata ai bambini della Siria, della Turchia e di tutte le zone a rischio a causa della guerra, mobilitandosi per la salvezza di tante vite innocenti e provvedendo a sostenere anche a distanza con adozioni o donazioni centinaia di bambini nel loro percorso di crescita.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://aurorasito.wordpress.com/
- http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE89400120121005
- http://www.corriere.it/esteri/12_ottobre_03/siria-colpi-di-mortaio-sulla-turchia-tre-morti-e-nove-feriti_8e083154-0d66-11e2-93be-2a3b0933ba70.shtml
- http://www.corriere.it/esteri/12_ottobre_04/turchia-siria-scontri_02542750-0de6-11e2-a908-14f31466de5c.shtml
- http://www.agi.it/estero/notizie/201210050815-est-rt10010-turchia_siria_dolore_diventa_rabbia_a_funerali_vittime_akcakale
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