L’istruzione nei paesi poveri: la scuola come strumento di pace
Il secondo degli 8 “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”, sviluppati dalle Nazioni Unite e condivisi dai 191 stati membri dell’ONU, è raggiungere l’istruzione primaria universale, ossia assicurare che, entro il 2015, tutti i bambini e ragazzi, sia maschi che femmine, possano terminare un ciclo completo di scuola primaria.
L’istruzione è, infatti, un mezzo indispensabile per interrompere il ciclo di marginalizzazione, povertà e violenza. Un elemento importante per dare a ogni individuo gli strumenti per costruire un futuro per sé e contribuire così allo sviluppo dell’intero paese.
Purtroppo il tasso di analfabetismo nei paesi poveri fatica ad abbassarsi. L‘UNESCO ha calcolato che sarebbero necessari 16 milioni di dollari per garantire l’accesso scolastico a tutti i bambini dei paesi in via di sviluppo: la metà di quanto spendiamo per comprare gelati in Europa e America.
L’associazione COOPI sta lavorando con impegno nella direzione indicata dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, con l’intento di ridurre la povertà e assicurare un più elevato standard di vita, anche attraverso l’istruzione. Dal 2005 e al 2010, COOPI ha lavorato in 13 paesi dell’Africa e dell’America Latina sviluppando e gestendo 31 programmi educativi e 7 progetti di adozione a distanza.
I programmi di COOPI prevedono anche progetti di alfabetizzazione per adulti, come quello avviato a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. In questi casi l’obiettivo non è solo quello di insegnare a leggere, scrivere e contare, ma anche quello di creare una migliore coesione sociale e combattere la violenza che nasce spesso dall’ignoranza. Il principio, infatti, è quello di vedere l’istruzione anche come strumento di pace.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale di COOPI:
Un video di Euronews da Youtube sulle scuole low-cost nei paesi in via di sviluppo:
Un video di COOPI sull’alfabetizzazione degli adulti in Africa:

Sono molto felice di aver trovato questo sito. Voglio ringraziarvi per il tempo che spendete, è una lettura meravigliosa! Io sicuramente mi sto godendo ogni post e ho gia’ salvato il sito tra i segnalibri per non perdermi nulla!
non è quello che cercavo,avrei voluto sapere qualcosa sullo sfruttamento minorile e le sue cause sull’istruzione
Ciao Elena,
spero che tu abbia già trovato (qui o altrove) le informazioni che cercavi.Probabilmente, più che lo sfruttamento minorile ad influenzare negativamente l’istruzione, è quest’ultima a favorire le occasioni di sfruttamento nel mondo. Una mancata istruzione inficia più o meno tutti i settori della vita: senza scuola bambini e adulti non conoscono i loro diritti, cosa che permette ai più furbi di sfruttare bambini, magari anche col consenso dei genitori. Non andando a scuola, le comunità faticano a liberarsi dei pregiudizi che le attanagliano con la conseguenza – ad esempio – che è difficile combattere piaghe come quella dell’AIDS, dato che i malati vengono emarginati e spesso tendono a nascondere le loro condizioni per paura di discriminazioni …