Lotta contro l’AIDS per i bambini orfani e malati
Nel 2012 ricorre il 30° anno dalla scoperta del virus dell’HIV, una tra le cause più gravi di mortalità infantile. Dopo la Giornata Mondiale contro l’AIDS, lo scorso 1 dicembre, molte associazioni onlus e no profit e enti di ricerca hanno diffuso dati allarmanti: ogni anno nel mondo muoiono ben 3 milioni di bambini di età inferiore ai 15 anni a causa del virus. Gran parte dei decessi si verificano in Africa, dove a causa della scarsa prevenzione e della mancanza di educazione sessuale, la diffusione del virus e la sua trasmissione sono difficilmente controllabili.
La maggior parte dei bambini contrae il virus durante la gravidanza direttamente dalle proprie madri, al momento del parto o nel periodo dell’allattamento al seno. L’AIDS/HIV, infatti, colpisce soprattutto gli adulti. L’età media del contagio è 32-33 anni anche se spesso si scopre d’essere sieropositivi alcuni anni dopo. Il 75% dei malati sono maschi e il 25% sono femmine per un totale di 40 milioni di persone malate in tutto il mondo. È stato calcolato che ogni giorno ci sono 14 mila nuove infezioni da HIV, per cui una persona si infetta ogni 6 secondi e una persona muore ogni 9 secondi. Queste cifre ricadono pesantemente proprio sui bambini: ogni 14 secondi un bambino rimane orfano a causa dell’HIV. L’unica speranza per questi bambini è rappresentata dall’ adozione a distanza e dalle associazioni e gli enti umanitari presenti sul territorio, pronti ad accogliere ragazzi e bambini orfani in strutture ospitali come una casa in cui possano ricevere le cure materiali e l’affetto di una famiglia adottiva.
Come spiegano medici e specialisti, oggi in Europa, in America e nelle zone più ricche dell’Asia e dell’Africa grazie alla terapia antiretrovirale è possibile condurre una vita quasi normale, ma purtroppo a causa dei costi non tutti i malati di AIDS hanno questa possibilità. In particolare in Africa le aspettative di vita della popolazione sono dimezzate proprio a causa del virus e delle difficoltà economiche e pragmatiche nel fornire a tutti la possibilità di fruire della terapia.
Come aiutare i bambini? Unicef ha lanciato una sfida alla comunità internazionale: eliminare entro il 2015 il contagio da madre a figlio dell’HIV. Per raggiungere questo obiettivo però è necessaria la collaborazione di molte associazioni no profit impegnate nella cura e protezione della salute dei bambini, di chi ha deciso di fare volontariato e di chi semplicemente vorrebbe contribuire ad aiutare i bambini da lontano. Come? Ad esempio con donazioni a una associazione o a enti di ricerca, sostenendo campagne di sensibilizzazione come nel caso di tante grandi aziende solidali nel campo della tecnologia, dell’abbigliamento e dell’alimentazione, facendosi portavoce e testimonial della lotta contro l’AIDS o semplicemente contribuendo all’educazione delle future generazioni. Per sconfiggere l’AIDS e la mortalità infantile causata da questa malattia è necessario l’impegno di tutti!
Per maggiori informazioni e approfondimenti
- http://www.repubblica.it/solidarieta/cibo-e-ambiente/2012/12/01/news/giornata_aids-47832718/
- http://gaianews.it/salute/aids-giornata-mondiale-3-milioni-di-bambini-infetti-32155.html#.ULx25ZGJqfw
- http://www.unicef.it/aids
- http://www.unicef.it/doc/2015/giornata-mondiale-lotta-aids-lanciato-quinto-rapporto-bambini-e-aids.htm
- http://www.osservatorioaids.it/
Notizie e aggiornamenti sulla lotta contro l’AIDS/HIV da Google News:
powered by RSS Just Better 1.4 plugin
