Intervista a Sara del blog Mamma che Testa
Lo scopo del nostro blog è quello di informare le persone che stanno cercando maggiori informazioni sull’adozione a distanza, ma è anche quello di capire meglio le opinioni comuni su questa forma di aiuto ai bambini, che spesso è vista con diffidenza. Oltre ai commenti e alle e-mail ricche di domande che riceviamo ogni giorno, abbiamo pensato di chiedere direttamente ad alcune blogger, ragazze, donne e mamme, il loro parere sul sostegno a distanza e sulle associazioni onlus e noprofit, per creare un dialogo aperto con cui confrontarci per arricchire di spunti interessanti le pagine di AdoBlog!
In questa intervista parliamo con Sara, autrice del blog www.mammachetesta.com che abbiamo trovato molto interessante per la grande qualità e varietà degli argomenti pubblicati, utili per la vita di ogni mamma, donna e moglie :)

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus
AdoBlog: Parlaci del tuo blog: da quanto tempo scrivi e come mai hai deciso di occuparti di consigli e idee per le mamme?
Sara: Ho aperto su splinder (R.I.P.) il mio primo blog nel 2006, ma dopo la gravidanza l’ho chiuso in un momento molto nero della mia dpp. Ho riaperto su blogspot ad agosto 2009 e da allora Mammachetesta è il mio alter ego virtuale, o meglio è il canale attraverso cui sono riuscita ad esprimere al meglio me stessa. In realtà non parlo di consigli o idee per le mamme in modo cosciente. Parlo di quello che mi piace fare, di quello che faccio per me e per mia figlia, di quello che ritengo importante.
AdoBlog: In rete possiamo trovare innumerevoli ricette, trucchi per gestire meglio la casa, suggerimenti per una famiglia più etica e attenta alla propria “decrescita felice”. Come è cambiato il “lavoro della mamma” con internet?
Sara: Con l’utilizzo massivo del web la vita di tutti è cambiata, migliorata: qualunque informazione è disponibile in un click e in effetti ora si sta cercando di fare un ulteriore salto valutando l’attendibilità delle fonti. Ma d’altronde quando si parla di crescere i figli preferisco ascoltare persone di cui da mesi so vita, morte e miracoli piuttosto che una qualunque “mamma di…” con un ego grosso come un bisonte.
AdoBlog: Parliamo dell’argomento del nostro blog: sai cos’è l’adozione a distanza? Cosa ne pensi?
Sara: So cos’è l’adozione a distanza e mi piacerebbe tanto farne una, ma mio marito è contrario. Non si fida. E diciamo anche che preferisce non vedere, non sapere cosa succede nel resto del mondo perché il dolore lo spezza nel profondo.
AdoBlog: Hai mai adottato un bambino a distanza o conosci qualche amico o parente che l’abbia fatto? Come è andata?
Sara: Conosco diverse persone che hanno adottato bambini a distanza e sono tutte entusiaste della scelta fatta.
AdoBlog: Molte persone non si fidano delle adozioni a distanza, secondo te cosa potrebbero fare le associazioni per dare maggiore la fiducia?
Sara: Chi non si fida vede le associazioni come qualcosa di enorme, distante, sconosciuto. E vede nelle associazioni le stesse “persone” che hanno rubato gli aiuti destinati in Kosovo, o che hanno bloccato i fondi degli sms per le varie emergenze sul territorio. Credo che serva tanta informazione “di bocca in bocca”, più che tanta pubblicità. Magari organizzare una riunione in più per i genitori del distretto scolastico e un passaggio pubblicitario in meno.
AdoBlog: Quali speranze e paure ci sono per i bambini di oggi, che sono le generazioni del futuro?
Sara: La speranza credo che sia la stessa da millenni: che siano felici. Le paure? Milioni: di non essere all’altezza come genitori, di non saperli proteggere da piccoli e corazzare contro le torture del mondo per quando cammineranno da soli, la violenza che per fortuna viene sempre più denunciata e non taciuta con vergogna… in una frase: il vederli soffrire.
Ringraziamo Sara per il tempo che ci ha dedicato nel rispondere alle nostre domande e vi consigliamo di dare un’occhiata al suo blog su www.mammachetesta.com ! :)
