Alluvioni e smottamenti in Bangladesh causano 150 mila sfollati
Dopo 3 giorni di piogge torrenziali, in Bangladesh il bilancio è pesante: 51 morti e 150 mila sfollati secondo i media di Dacca, la capitale. Nel sud-est della regione dell’Asia l’esercito e le forze civili volontarie sono già all’opera nelle operazioni di soccorso soprattutto a Chittagong, la città più colpita con 40 millimetri di pioggia. Le altre aree in cui il nubifragio ha causato danni ingenti sono le Upazila (regioni) di Lama e Naikhanchhari nel distretto di Bandarban e la città di Cox’s Bazar.
L’evento ha un che di straordinario anche in una regione come questa dove il periodo delle piogge va da metà giugno a metà agosto, ma ciò che stupisce è l’intensità delle precipitazioni, talmente forti da aver provocato smottamenti del terreno e frane oltre ad aver fatto saltare la rete dei trasporti sia locali sia internazionali. I voli da e per l’aeroporto di Shah Amana, sempre nella regione di Chittagong, sono stati sospesi fino a martedì. Idem i collegamenti ferroviari nella regione, saltati dopo il crollo di un ponte ferroviario.

Foto dal sito ANSA
Negli ultimi anni, le piogge monsoniche in Bangladesh, sono state per centinaia di bambini causa di mortalità e perdita di famiglia e casa. Le autorità locali lavorano in vista di un piano per il risanamento del territorio e la prevenzione ma al momento la situazione non è molto cambiata rispetto agli anni scorsi.
Al momento non sono migliori le condizioni della Cina meridionale, più esattamente della regione autonoma di Guangxi Zhuang, dove dal 21 giugno scorso le piogge non accennano a diminuire. Qui più di 50 mila ettari di terra coltivata sono andati in rovina a causa dell’acqua, con conseguenti gravi perdite economiche, e più di 3000 abitazioni sono crollate riversando per strada centinaia di famiglie.
Il dossier di Legambiente presentato a Rio+20 nei giorni scorsi segnala che sono circa 6 milioni i profughi ambientali ogni anno, cioè le persone costrette a lasciare la propria terra a causa di calamità naturali. Nel 2011 sono stati ben 302 gli eventi catastrofici che hanno colpito circa 206 milioni di persone, basti pensare che solo lo tsunami e il terremoto in Giappone hanno causato centinaia e centinaia di vittime e homeless tra i quali moltissimi bambini e ragazzi.
Poiché eventi di questo genere sono imprevedibili o prevedibili con scarsa certezza, le uniche soluzioni adottabili sono la prevenzione nelle aree a rischio e la prontezza nel portare soccorso o aiuto nelle aree colpite, da parte di chi attraverso associazioni onlus e no profit, si impegna da anni in azioni umanitarie nelle aree colpite da eventi climatici catastrofici di questo tipo.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=16469
- http://www.aljazeera.com/news/asia/2012/06/201262743136333529.html
- http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/65596/forti-piogge-su-cina-e-bangladesh.htmlhttp://blogsofnote.it/2012/06/27/i-cambiamenti-climatici-sfollano-6-milioni-di-persone-lanno/
- http://blogsofnote.it/2012/06/27/i-cambiamenti-climatici-sfollano-6-milioni-di-persone-lanno/
- http://www.tmnews.it/web/sezioni/cronaca/PN_20120621_00237.shtml
Notizie e aggiornamenti sull’alluvione in Bangladesh da Google News:
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La mappa della zona colpita dalle alluvioni da Google Maps:
Visualizzazione ingrandita della mappa
Le previsioni del meteo in Bagladesh purtroppo prevedono altra pioggia:
Video sull’alluvione in Bangladesh nel 2011 da Youtube:
