Save the Children porta i suoi Villaggi Everyone in Italia
Una bambina che pensa al suo compleanno e non sa nemmeno se arriverà a festeggiarlo, una mamma che mette al mondo il suo bambino costretta a domandarsi se sopravvivrà fino a domani: sembrano scene provenienti da un altro tempo, o da un altro mondo, eppure si tratta di realtà cui possiamo assistere senza andare così lontano.
Mentre noi soffiamo sulle candeline una volta all’anno, quasi per routine, dall’altra parte del mondo festeggiare “un compleanno in più” è un traguardo importante, qualcosa per cui una festa sarebbe davvero necessaria. Nei paesi dell’Africa, infatti, la mortalità infantile continua a essere un problema tutt’altro che marginale, che rende i compleanni una vera rarità.
Lo sa bene l’associazione noprofit “Save the Children” che da questo settembre sta portando nelle maggiori piazze italiane i suoi “villaggi everyone”, stand creati proprio con lo scopo di sensibilizzare grandi e piccini su questa tematica.
L’iniziativa, partita da Roma lo scorso 19 settembre ha raggiunto Napoli in questi giorni e arriverà a toccare anche Firenze (3 – 6 ottobre) e Milano (10 – 13 ottobre), consentendo di conoscere e, in un certo senso, toccare con mano le disparità tra il Nord e il Sud del mondo tramite un percorso che si snoderà lungo i 7 ambienti in cui sono articolati i villaggi.
Ogni struttura si estende per circa 170 metri quadrati ed è realizzata in legno riciclato: le prime 2 aree sono destinate all’accoglienza dei visitatori, le altre 5, invece, sono ambienti dedicati al vero e proprio percorso esperienziale, che tramite video, fotografie e materiale in esposizione, spiegherà e illustrerà il lavoro degli operatori di Save the Children, impegnati nella lotta contro la mortalità infantile grazie anche alle adozioni a distanza.
Quella contro le morti premature è una battaglia che si combatte su cinque (proprio come le aree dei villaggi everyone) fronti diversi:
- La malaria, che uccide 1 bambino al minuto. La malattia sarebbe tranquillamente prevenibile e curabile, ma in molte aree del mondo continua a essere letale. A soffrirne è in particolare l’Africa, dove la malaria miete il 90% delle sue vittime: per un sesto si tratta di morti infantili.
- La fornitura di cure mediche, con le quali impedire che ogni 25 secondi un bambino muoia di polmonite, per un totale di 3.400 decessi ogni giorno. 2/3 delle morti infantili è causato da malattie infettive tra cui malaria, polmonite, diarrea, morbillo, sepsi e AIDS.
- L’igiene. Al mondo 900 milioni di persone non hanno ancora accesso a fonti di acqua pulita, mentre 2,6 miliardi di persone vivono in condizioni di gravi carenze igieniche. La mancanza d’acqua salubre e le pessime condizioni di igiene e sanità fanno sì che ogni giorno 1800 bambini muoiano a causa della diarrea.
- La Maternità: sono centinaia le donne che muoiono dopo aver partorito o a causa della gravidanza, mentre 3 milioni di bambini non arrivano a superare il primo mese di vita, metà dei quali muore nel giro di 24 ore. Per questo motivo, migliorare la salute delle mamme e di importanza fondamentale, così come assistere loro e i neonati nelle fasi immediatamente successive al parto.
- La Malnutrizione, che è la causa principale per cui milioni di bambini al di sotto dei 5 anni perdono la vita. La malnutrizione, però, è parimenti pericolosa anche per chi riesce a superare il quinto anno di vita perché può danneggiare il bambino per tutto il resto della sua vita influenzando negativamente la sua crescita e la sua capacità di apprendere.
L’obiettivo dei villaggi everyone è proprio quello di illustrare le semplici soluzioni con cui combattere questi mali che affliggono mostrando come delle piccole cose che a noi potrebbero risultare scontate siano in grado di fare la differenza e la campagna promozionale lo illustra con efficacia.
Se la piccola Mataya può festeggiare un compleanno in più, infatti, il merito è tutto di una semplice, quanto banale, saponetta. Per quanto piccolo e banale, questo oggetto è in grado di scongiurare il pericolo di infezioni, così come, allo stesso modo, la presenza di una zanzariera può evitare a moltissimi bambini di ammalarsi di malaria.
Sono tutti interventi molto semplici, per i quali però è necessario il contributo di chi – come noi – ha la fortuna di vivere in quella parte del mondo per cui la malaria, la fame o una gravidanza sono più minacce letali. Per questo motivo, il volontariato e il sostegno alle Onlus impegnate ad alleviare le pene di donne e bambini continuano a costituire due pilastri fondamentali, gli stessi su cui a ben guardare si reggono anche i vari villaggi everyone che avremo modo di visitare nelle prossime settimane.
Per maggiori informazioni e approfondimenti sui cellulari per bambini:
- Visita virtuale al villaggio everyone;
- Mortalità infantile: progressi insufficienti;
- Villaggio everyone a Napoli;
- Villaggio everyone a Roma;
- Il rapporto “Mondi dispari – ridurre le disuguaglianze per combattere la mortalità infantile” di Save the Children;
Gli aggiornamenti in tempo reale su Save The Children da Twitter:
