Siria, bambini torturati e usati come scudi umani
Cresce il numero delle vittime provocate dagli scontri contro il regime del Presidente Bashar al Assad, iniziati in Siria nel marzo 2011. Le file dei decessi sono incrementate sempre più da giovani vite. Secondo l’Onu si aggira intorno a 1200 il numero dei civili d’età inferiore ai 18 anni coinvolti negli scontri e in 384, secondo dati UNICEF, avrebbero perso la vita a causa del reclutamento e dallo schieramento in prima linea. Responsabile della chiamata alle armi di giovani e giovanissimi è l’Els, l’esercito libero siriano.
Risale soltanto al mese scorso la strage di Hula durante la quale morirono 108 persone, di cui 49 bambini, alcuni anche di 2 e 3 anni. Ad oggi la situazione si fa sempre più sconcertante e i numeri descrivono una realtà in via di peggioramento. Certo i dati parlano chiaro, ma non sono sufficienti a descrivere l’orrore della realtà vissuta dalle piccole vittime. Per questa ragione negli ultimi giorni ha fatto scalpore quanto emerso da un rapporto ONU (già pubblicato lo scorso novembre), in cui a raccontare gli inquietanti scenari e retroscena degli scontri, come se non bastasse da sola l’atrocità della guerra in sé, sono le stesse giovani vittime.
Il Rappresentante speciale ONU per i Bambini e i Conflitti armati, Radhika Coomaraswamy, presentando alla stampa il rapporto, riporta dalla voce viva dei protagonisti di questa inumana vicenda, che decine di bambini tra gli 8 e i 13 anni sarebbero stati usati come scudo umano per la protezione di carri armati, finestre e pullman con a bordo i soldati, allo scopo di evitare che questi venissero colpiti. E ancora i bambini hanno raccontato di essere stati “picchiati, bendati, costretti a posizioni difficili, frustati con cavi elettrici, bruciati con sigarette e, in un caso, sottoposti a elettroshock ai genitali”, secondo quanto scritto nel rapporto.
Molti di loro sono stati reclutati anche per svolgere mansioni mediche e altri servizi, naturalmente sempre sui campi di battaglia. Ma non è tutto. Gli stessi minori schierati in prima linea sono anche vittime di pratiche inumane: arrestati spesso senza aver commesso alcun reato, vengono sottoposti a torture e a durissime detenzioni. Un trattamento che non si riserverebbe neanche al peggiore criminale mai esistito. E da tutto ciò, come purtroppo non è difficile immaginare, non sono esclusi gli abusi sessuali.
I nuovi particolari emersi dal rapporto ONU portano sotto i riflettori soltanto l’ennesimo caso di bambini soldato, questa volta stigmatizzato dai media internazionali alla luce dell’inumanità di cui la Siria sta dando prova, nonostante goda di una fama “migliore” rispetto ad altri paesi più poveri, in cui la piaga degli small soldiers è maggiormente diffusa.
Dopo Hula la situazione però non accenna a migliorare. L’UNICEF continua la sua mobilitazione a favore della protezione dei piccoli civili, così come altre onlus ed associazioni operanti nel settore. Attraverso campagne umanitarie e attraverso la promozione del sostegno a distanza, il mondo del no profit si impegna costantemente nella sensibilizzazione del pubblico e nell’aiuto umanitario anche in zone rosse. Proposte ed azioni però a volte non bastano.
L’escalation di violenza continua a coinvolgere e a colpire i civili. Gli scontri delle ultime 24 ore hanno portato addirittura l’Onu alla sospensione delle attività dei suoi osservatori, lanciando l’allarme: in Siria la violenza degli scontri tra ribelli ed esercito non accenna a diminuire. Homs rimane sotto assedio, una città in cui è categoricamente vietato entrare, o impossibile uscirne vivi. E se anche l’Onu sembra gettare la spugna, a chi rimane il compito di arrestare tanta violenza e proteggere i più deboli?
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- Adozione a distanza in Siria
- http://www.repubblica.it/esteri/2012/06/12/news/siria_bambini-37034847/
- http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-13/lonu-denuncia-bambini-straziati-063914.shtml?uuid=AbxAOTrF
- http://edition.cnn.com/2012/06/12/world/meast/syria-unrest/index.html
- http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201206151333-ipp-rt10168-siria_hrw_accusa_abusi_sessuali_su_uomini_donne_bambini
- http://www.ilpost.it/2012/06/16/la-missione-degli-osservatori-onu-in-siria-e-stata-sospesa/
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