Buone notizie: la mortalità infantile nel mondo è in calo
Buone notizie da UNICEF: dal 1990 ad oggi la mortalità infantile al di sotto dei 5 anni è scesa da circa 12 milioni nel 1990 a 6,9 milioni nel 2011. Questo significa che ogni giorno sopravvivono circa 14 mila bambini in più rispetto a 20 anni fa nonostante le numerose guerre che attualmente insanguinano il mondo, non ultima la Siria con le sue quotidiane stragi di bambini, e nonostante carestie, fame ed epidemie mietano tante vittime tra i bambini come sta accadendo nei territori del Sahel. Pare quindi che la mortalità tra i bambini si stia comunque lentamente riducendo ma UNICEF non si ferma e lancia la campagna “Vogliamo Zero!”.
I dati provengono dal Committing to Child Survival: A Promise Renewed, il rapporto presentato da UNICEF in cui si evidenzia la riduzione globale della mortalità sottolineando il fatto che il calo non dipende da fattori geografici quindi ambientali o economici. Molti paesi, tutti diversi per collocazione geografica, economia interna e vivibilità come ad esempio il Bangladesh, la Mongolia, la Liberia, il Brasile, il Portogallo, il Ruanda, l’Oman e la Turchia, hanno fatto notevoli progressi a riguardo.
Purtroppo però il tasso di mortalità infantile rimane alto nell’Africa sub-sahariana e in Asia meridionale dove nel 2011 si è verificato l’80% delle morti infantili mondiali. I paesi più colpiti sono India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e Pakistan. Più della metà dei decessi sono causati da malattie curabilissime come la polmonite o la diarrea, oltre che da malnutrizione e parti prematuri.
Questi mali mietono ancora tante vittime perché il sistema sanitario non funziona e perché molte aree dei due continenti sono difficilmente raggiungibili dalle associazioni onlus e no profit impegnate sul territorio. Solo per via aerea come fanno i Flyng Doctors di Amref è possibile prestare cure e assistenza sanitaria a queste popolazioni ma spesso i servizi sono insufficienti rispetto alle reali necessità.
Questo dato positivo è stato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti: governi, associazioni onlus e no profit, donatori, famiglie e tutti coloro i quali attraverso l’adozione a distanza sono riusciti a garantire cure e cibo ai bambini del mondo. Il Terzo settore quindi ha dato un grosso aiuto nella lotta contro la mortalità infantile ma la sfida è ancora tutta aperta perché milioni di bambini nel mondo continuano a morire per mancanza di cure mediche anche le più banali guaribili con un semplice vaccino, o a causa della mancanza di acqua potabile.
Per maggiori informazioni e approfondimenti
- http://www.unicef.it/web/vogliamozero/Default.aspx
- http://unicef.it/doc/4123/mortalita-infantile-progressi-significativi.htm
- http://www.savethechildren.it/IT/Tool/Press/Single?id_press=510&year=2012
- http://www.aibi.it/ita/mortalita-infantile-in-calo-salvi-14mila-bambini-in-piu-al-giorno-rispetto-a-20-anni-fa/
- http://infogr.am/1347882321-695288/
- http://www.vita.it/welfare/minori/il-crollo-delle.html
Notizie e aggiornamenti sulla mortalità infantile da Google News:
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Video sulla mortalità infantile e il progetto Unicef “Vogliamo Zero” da Youtube:
