Terroristi in Pakistan: muoiono 4 bambini
Una giornata all’insegna del lutto e del dolore. È così che diverse famiglie pakistane ricorderanno la domenica appena trascorsa, quella che ha strappato per sempre 4 bambini dalle braccia dei propri genitori, lasciandone orfani molti altri.
Questa volta, la tragedia si è consumata all’interno della Chiesa di Tutti i Santi a Peshawar, una delle più antiche della città, durante la consueta funzione domenicale.
L’attacco contro la comunità cristiana locale
Al termine della messa, mentre i fedeli si accingevano a raggiungere l’uscita, due kamikaze si sono fatti saltare in aria innescando due bombe a distanza di 30 secondi l’una dall’altra. Le esplosioni hanno vanificato gli sforzi delle forze dell’ordine di tenere lontani dal luogo di culto gli attentatori. Insieme agli agenti e ai due terroristi, l’attento ha ferito 141 persone causando la morte di altre 78, tra cui 4 bambini.
L’attentato è stato prontamente rivendicato dal gruppo fondamentalista Jandullah, di matrice talebana e vicino ad Al-Qaida, ed è l’ultimo di un’escalation di violenze che continua dallo scorso giugno. Per i bambini della comunità cristiana locale, questo periodo è particolarmente duro: l’apertura del governo pakistano ai Talebani ha favorito gli attacchi ai danni delle minoranze religiose dell’area che ora vivono in un costante stato di allerta.
Jandullah, infatti, ha dichiarato che gli attentati non verranno fermati fino a quando gli Stati Uniti non rinunceranno all’uso dei droni nella regione.
L’appello di Papa Francesco
In tutto il paese, le proteste contro questo ennesimo episodio di violenza hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, che in alcuni casi hanno utilizzato anche i gas lacrimogeni per disperdere le folle di manifestanti.
“Oggi nel Pakistan per una scelta sbagliata di odio e di guerra è stato fatto un attentato e sono morte 70 persone, questa strada non va, non serve, ma solo la strada della pace costruisce un mondo migliore”.
Ha invitato Papa Francesco, da sempre molto vicino ai bambini, che insieme ai giovani della Sardegna ha poi pregato per le vittime di domenica.
Come aiutare il Pakistan?
Peshawar, però, non è l’unica città ad aver subito attacchi in Pakistan, la regione può infatti vantare una storia di tragedie – sia calamità naturali, sia conflitti di varia natura – che continuano a minare sistematicamente il diritto a un’infanzia serena di cui ogni bambino dovrebbe godere. Per aiutare i bambini pakistani è possibile appoggiarsi a diverse associazioni; sul territorio è presente anche SOS Villaggi dei Bambini, che dal 1977 offre una casa e una nuova famiglia a chi l’ha perduta, regalandogli un barlume di speranza e serenità.
Per maggiori informazioni e approfondimenti sul Pakistan:
- Kamikaze in chiesa: quasi 80 morti, anche 4 bambini (La Repubblica) ;
- Pakistan: kamikaze in chiesa, 81 i morti (ANSA) ;
- Suicide bombers kill 78 Christians outside Pakistani church (Reuters) ;
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