Torna in Italia Plan International, l’associazione che inventò l’adozione a distanza
Dopo 43 anni l’associazione no profit Plan International torna in Italia. La storia di Plan nel nostro paese risale agli anni della Seconda Guerra Mondiale quando la mortalità infantile era in aumento, durante i quali l’ente aiutò più di 11 mila bambini orfani e mutilati a causa del conflitto prestando soccorso, cibo e assistenza medica a bambini e famiglie colpite dal conflitto. In Italia però Plan non ha fornito soltanto cure e istruzione ma ha soprattutto introdotto un modo nuovo di aiutare l’infanzia attraverso l’adozione a distanza.
Fu uno dei fondatori di Plan, Esme Odgers, a mettere a punto quello che oggi chiamiamo “sostegno a distanza”. L’idea derivava dalla convinzione che tra bambino e “benefattore” dovesse instaurarsi un legame speciale, quasi personale, fatto di scambi di lettere e affetto.
Tiziana Fattori, Direttore Nazionale di Plan Italia
Come aiutare i bambini? L’associazione onlus Plan da 75 anni si occupa di infanzia in Africa, Asia e America Latina con progetti di assistenza sanitaria, distribuzione di acqua potabile in zone a rischio siccità, educazione della popolazione locale in caso di calamità naturali e formazione di una cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione dei bambini alla vita sociale della comunità e l’autonomia economica delle famiglie.
Durante il secondo dopoguerra per volontà di Elma Baccanelli Laurenzi decine di personaggi famosi americani, tra cui alcuni divi di Hollywood come gli sponsor Raymond Burr, Peter Ustinov, Sandra Dee, Harry Belafonte ed Helen Bonfils, avviarono tramite l’associazione Plan l’adozione a distanza di bambini italiani colpiti dalla guerra e rimasti senza genitori. Tra questi rimane nella storia di Plan l’esperienza di un personaggio simbolo, la star del cinema Gary Cooper. Di lui ha parlato la sua figlioccia Raffaella Gravina, in occasione dell’apertura delle sede italiana di Plan a Milano. Raffaella oggi ha 73 anni, durante la guerra perse suo padre e a 7 anni fu adottata a distanza dal divo hollywoodiano. Ecco come racconta la propria storia di adozione a distanza:
Grazie ai pacchi alimentari e alle 8 mila lire che mandava ogni mese a mia madre, giovane vedova, ho avuto la possibilità di studiare fino alla quinta elementare. Grazie a lui la mia vita è cambiata e la sua foto la tengo sempre bene in vista sulla mia scrivania!
Plan torna in Italia con tante novità. La più importante è la campagna lanciata per l’occasione: Riconosciti in Plan con cui tutti gli italiani sono invitati a trovare parenti e conoscenti adottati a distanza grazie a Plan, tramite le loro foto e l’uso di stampa, radio, web e social network. C’è poi la campagna Because I am a Girl dedicata ai diritti delle bambine, con cui l’associazione ha lanciato una petizione a favore di Malala, la bambina pakistana colpita dai talebani per aver difeso il diritto allo studio delle bambine.
Ma non è tutto perché nel 2012 cambia anche il costo di un’adozione a distanza, non più 8 mila lire ma qualche euro in più. Cambia la modalità del sostegno: ora è possibile scrivere al bambino adottato, ricevere sue fotografie e anche andare a trovare il bambino nella sua comunità d’origine. Cambia quindi anche la trasparenza per una adozione a distanza più sicura: è possibile sapere qual è l’uso concreto a cui sono destinate le donazioni. Nel caso di Plan in particolare il denaro è utilizzato per sostenere il bambino all’interno della sua comunità d’origine senza sradicarlo dalla propria terra e cultura, ma piuttosto cercando di migliorare le condizioni locali finanziando progetti comunitari per il bene dell’infanzia.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- https://www.adozione-a-distanza.info/associazioni-onlus-in-italia/plan-italia-onlus/
- http://lepersoneeladignita.corriere.it/2012/11/10/quegli-11mila-orfani-italiani-adottati-a-distanza-nel-dopoguerra/
- http://www.ilmattino.it/lastoria/orfana_gary_cooper_la_adott_si_present_con_8_chili_di_caramelle_/notizie/230660.shtml
- http://www.vita.it/welfare/sostegno-distanza/quando-gary-cooper-mi-adott-a-distanza.html
- http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/09/il-gran-ritorno-dei-pionieri-delladozione-distanza.html
- http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/11/08/799232-plan-italia-sede-milano-onlus-bambini-poveri.shtml
- http://www.ilmiogiornale.org/riconosciti-in-plan/
- http://www.vanityfair.it/news/italia/12/11/08/plan-adozioni-a-distanza-gary-cooper
Notizie e aggiornamenti su Plan Italia e l’adozione a distanza da Google News:
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Video di Plan International e Italia da Youtube:

Volevo sapere a titolo informativo se adottando con un vivo a distanza si può comunicare tramite W.app.così potrei ricevere e vedere la sua foto su W.app.Volevo anche sapere se io mandando una foto mia a distanza se si può inviare sul mio W.app la mia foto con il bimbo che adotterei.Fare in modo che la sua foto e la mia vengano messe insieme.Così é come se la foto l’abbia fatta insieme a lui.Grazie
Gentile Mara,
attivando un’adozione a distanza riceverà la foto del bambino o della bambina che ha adottato e nella documentazione un indirizzo per la corrispondenza a cui lei potrà scrivere direttamente e chiedere tutte le informazioni più precise rispetto a quel bambino e al suo villaggio.
Un saluto da SOS Villaggi dei Bambini!