Innocenze perdute: viaggio insieme alle vittime della prostituzione minorile
“Ero scappata di casa. Per qualche giorno ho dormito su qualche treno, poi ho incontrato un uomo. Era gentile, diceva che si sarebbe preso cura di me” – è così che Rachel Lloyd ha raccontato di come, da bambina, è stata costretta alla prostituzione.
A raccogliere la sua confessione è stato un recente articolo pubblicato sul New York Times, nel quale si denuncia il crescente numero di minori che, scappati di casa, finiscono coll’essere in balìa, nella Grande Mela, di protettori e magnaccia senza scrupoli, che li conducono sulla strada della prostituzione minorile.
Ora Rachel è cresciuta, ha abbandonato quella vita e ha fondato GEMS (Girls Educational & Mentoring Services), un’associazione impegnata nella tutela delle bambine vittime della prostituzione. Se la situazione appare già preoccupante in un paese come gli Stati Uniti, il quadro che va a dipingersi in alcuni paesi dell’Asia o dell’Africa assume tinte decisamente più cupe.
Nelle città della costa del Kenya circa 130.000 bambini vivono per strada, in completa povertà e dimenticati dalle loro famiglie. Molti, proprio come i loro coetanei newyorkesi, finiscono nelle mani di magnaccia e protettori che li costringono alla prostituzione, mentre altri vedono nel mercato del sesso l’unico mezzo per combattere la fame.
Per le strade di Bombay, Delhi o Calcutta, invece, i minori schiavi dell’industria del sesso sono circa 135.000 e, nonostante i tentativi di intervento da parte delle forze dell’ordine, una volta liberati, questi bambini si ritrovano senza un luogo a cui far ritorno o programmi per il loro re-inserimento nella società.
Tra loro, figurano anche bambine come Meena, una ragazzina di appena dodici anni andata in sposa a un uomo che la costringeva a incontrarsi anche con sei clienti in una sola notte, o come Rita, una bambina che ha perso la sua innocenza a soli 9 anni: ora passa il suo tempo dipingendo fiori in silenzio.
In India, la prostituzione minorile è legata a un’antica pratica religiosa (Devdasi) in base alla quale le bambine divenivano sacerdotesse di proprietà della divinità. Ora, nonostante sia stata proibita dal 1982, questa pratica continua a sopravvivere in alcune aree – come rilevato nel 2004 dalla Commissione nazionale indiana per i diritti umani. A denunciarlo è l’associazione Indiana Hum Coolie (Humanitarian Movement Against Child Oppression & Others Living in Exploitation) dalle pagine del suo sito.
Anche molte bambine africane sono finite sotto il giogo dell’industria del sesso a causa di credenze religiose. In Nigeria, ad esempio, moltissime minori vengono spedite in bordelli europei con lo spauracchio del juju, una specie di maledizione voodoo.
“Mi portarono da uno stregone juju prima della mia partenza” racconta Sara, una ragazza nigeriana emigrata in Inghilterra. “Con un rasoio, mi fece dei tagli sulla schiena e sul seno e raccolse il mio sangue. Poi, mi tagliò i capelli e i peli delle ascelle”. A questo punto, a Sara venne detto che se non avesse saldato il suo debito con lo stregone prostituendosi, la magia l’avrebbe uccisa e il suo spirito sarebbe rimasto all’inferno per l’eternità.
Nei paesi dell’Africa, il potere che queste credenze religiose esercitano sulle popolazioni locali è ancora estremamente grande e solo un’attività di counseling può aiutare le vittime a capire che le loro paure sono infondate.
In base all’ottavo principio della Carta dei diritti del Fanciullo, “ogni bambino deve essere protetto contro ogni forma di negligenza, di crudeltà o di sfruttamento”. Con i loro programmi, associazioni come GEMS, Hum Coolie e SOS Villaggi dei Bambini tutelano il diritto dei bambini all’innocenza e possono davvero fare la differenza nella vita di quanti sono ancora prigionieri nel mercato del sesso così come anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire, ad esempio con l’adozione a distanza.
Per maggiori informazioni e approfondimenti:
- http://en.wikipedia.org/wiki/Devadasi
- http://www.hum-coolie.com/child-prostitution.htm
- http://www.gems-girls.org/about/our-team/our-founder
- http://www.soschildrensvillages.org.uk/about-our-charity/archive/2009/06/voodoousedforprostitution
- http://www.sos-childrensvillages.org/where-we-help/africa/kenya
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