{"id":2409,"date":"2012-06-04T15:17:16","date_gmt":"2012-06-04T14:17:16","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=2409"},"modified":"2018-03-01T10:41:44","modified_gmt":"2018-03-01T09:41:44","slug":"adottare-un-bambino-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/adottare-un-bambino-in-italia\/","title":{"rendered":"La situazione sulle adozione di bambini in Italia"},"content":{"rendered":"

I dati sulle adozioni internazionali<\/strong><\/a> dal 2006 al 2011 mostrano come adottare un bambino in Italia sia sempre pi\u00f9 difficile<\/strong>. Il numero di bambini stranieri adottati attraverso il Tribunale per i Minorenni in Italia scende ogni anno a seguito dei rallentamenti burocratici<\/strong> nei diversi ministeri che si occupano delle pratiche.<\/p>\n

Il problema sta nel rilascio della idoneit\u00e0 all\u2019adozione<\/strong> per le famiglie richiedenti, una attesa che pu\u00f2 impiegare pi\u00f9 di 4 anni e alti costi economici<\/strong> (anche fino a 30 mila euro). In alcuni casi per ricevere l\u2019idoneit\u00e0 \u00e8 anche necessaria una lunga permanenza nel paese di origine: per adottare un bambino del Kenia<\/a><\/strong>, bisogna vivere li per 9 mesi.<\/p>\n

\"Adottare<\/a>

Foto da Nasim Fekrat su Flickr<\/p><\/div>\n

Seguendo questa evoluzione, secondo l\u2019associazione Ai.Bi. (Amici dei Bambini)<\/strong><\/a> entro il 2020 non ci saranno pi\u00f9 adozioni internazionali in Italia. Le famiglie interessate ad adottare un bambino straniero continuano a esserci, ma la complicata burocrazia italiana e la necessit\u00e0 di diminuire le spese a causa della crisi economica<\/strong>, azzereranno questo bacino di accoglienza.<\/p>\n

Proprio per questo motivo Amici dei Bambini ha presentato una proposta di riforma della legge 184\/1983,<\/strong> per chiedere di semplificare la procedura per l\u2019idoneit\u00e0 all\u2019adozione internazionale e aumentare il potere di valutazione dei servizi sociali.<\/p>\n

\"La<\/a><\/p>\n

Cosa faranno nel frattempo le famiglie interessate ad adottare un bambino straniero<\/strong>? Forse decideranno di attivare una adozione a distanza<\/strong><\/a>, informandosi con attenzione sulle associazioni onlus e noprofit che se ne occupano<\/strong><\/a>. Il sostegno a distanza rimane un modo economico per aiutare bambini e comunit\u00e0 dei paesi poveri<\/strong>, aiutandoli a crescere nella loro cultura locale.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/p>\n