{"id":2487,"date":"2012-06-13T14:15:51","date_gmt":"2012-06-13T13:15:51","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=2487"},"modified":"2018-03-01T10:28:58","modified_gmt":"2018-03-01T09:28:58","slug":"caccia-ai-bambini-vagabondi-europei-2012","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/caccia-ai-bambini-vagabondi-europei-2012\/","title":{"rendered":"Ucraina: caccia ai bambini fantasma"},"content":{"rendered":"

Questa \u00e8 la storia di 160 mila piccoli fantasmi<\/strong>. Sono adolescenti e spesso bambini, anche molto piccoli e abitano in una Kiev, di cui i pi\u00f9 spesso ignorano l\u2019esistenza<\/strong>. La capitale ucraina<\/a> infatti oggi \u00e8 nota per essere la citt\u00e0 di Euro 2012<\/strong>. La 14 esima edizione della Uefa si giocher\u00e0 proprio qui dall\u2019 8 giugno all\u20191 luglio. Ma quando i riflettori sul campo si spengono, Kiev si trasforma in una versione moderna della Roma di Pasolini.<\/p>\n

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Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Appena sei giorni dopo il primo match la voce rimbalza in rete. Dopo la notizia shock di alcune settimane fa relativa alla caccia a cani, gatti e piccioni<\/a><\/strong>, che in occasione di Euro 2012<\/strong> \u00e8 stata portata avanti dal ministero per l\u2019ambiente ucraino con la protesta di tutte le associazioni animaliste<\/a>, e dopo l\u2019allerta contro il turismo sessuale<\/a><\/strong>, \u00e8 ora la volta dei bambini fantasma. <\/strong><\/p>\n

Cacciati dalle forze dell\u2019ordine e respinti fuori dai confini della citt\u00e0<\/strong>, non possono certo essere uccisi come i randagi, ma il trattamento riservato loro \u00e8 tutt’altro che umano. Ecco quindi spiegato il manganello facile col quale \u00e8 stata fatta pulizia nel centro della citt\u00e0, perch\u00e9 c\u2019\u00e8 una Kiev scomoda che nessuno deve vedere<\/strong>.<\/p>\n

Dormono di giorno e vivono di notte, quando col favore delle tenebre possono riemergere dalla citt\u00e0 sotterranea, quella fatta di ponti, canali di scolo e fognature. Vivono di espedienti<\/strong>, furtarelli da poco, ma c\u2019\u00e8 anche qualcuno che prova a guadagnarsi da vivere vendendo metallo rubato per il riciclo.<\/p>\n

Questi bambini dell’Ucraina non hanno un nome n\u00e9 tanto meno un’identit\u00e0<\/strong>. Nessuno li ha mai registrati all’anagrafe e pertanto non esistono. In realt\u00e0 per\u00f2 molti non sono orfani ma, come li definiscono in Ucraina, sono \u201corfani sociali<\/strong>\u201d. Loro, infatti, hanno una famiglia dalla quale sono fuggiti<\/strong>, nella maggior parte dei casi lasciandosi alle spalle situazioni complesse, storie di alcool, abusi e droghe<\/strong>\u00a0rispetto alle quali la strada \u00e8 sembrata un\u2019alternativa migliore.<\/p>\n

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Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Qui la sorte che li attende non \u00e8 per\u00f2 delle pi\u00f9 felici: droghe fai da te, colle sniffate e alcool per scaldarsi <\/strong>(le temperature di notte arrivano a \u2013 25\u00b0), sono questi gli unici rimedi contro una vita difficile, l\u2019unico modo per costruirsi paradisi artificiali.<\/p>\n

Questa \u00e8 una Kiev invisibile, fatta di miseria e diritti inesistenti. Una citt\u00e0 piena di paradossi ed erede di una politica del controllo e del terrore, in cui curarsi \u00e8 possibile soltanto pagando. Eppure in occasione degli Europei di Calcio 2012 alla modica cifra di 700 milioni di dollari \u00e8 stato completamente rinnovato l’ Olimpiyskiy\u00a0Stadium<\/b>, dove si giocher\u00e0 la finale.<\/p>\n

Denaro che<\/strong>, al contrario, avrebbe potuto essere impiegato per aiutare i piccoli senza tetto<\/strong>. Si stima infatti che un bambino su dieci risulta essere sieropositivo, molti altri contraggono la sifilide e l\u2019epatite. La sorte peggiore tocca alle bambine, spesso madri giovanissime.<\/p>\n

Ma ci\u00f2 che conta \u00e8 un\u2019altra Kiev, soprattutto oggi. Quella ricca e modaiola, in stato di fibrillazione per l\u2019evento sportivo dell\u2019anno. I turisti giunti fin l\u00ec per l\u2019evento non devono vedere tanta miseria. \u00c8 questa la ragione della pulizia voluta dalla politica ucraina<\/strong>.<\/p>\n

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Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Il governo inglese<\/a> non mander\u00e0 i propri rappresentanti alle partite in segno di protesta<\/strong> contro la prigionia dell\u2019ex premier Tymoshenk ed anche l\u2019Italia si \u00e8 mobilitata con l\u2019iniziativa Boycott Euro 2012<\/b>, nata per protestare contro lo sterminio degli animali. Insomma, le cronache raccontano di un paese molto poco civile, non adatto secondo chi protesta ad accogliere un evento sportivo<\/strong> che al contrario dovrebbe essere simbolo di civilt\u00e0. La storia dei bambini di strada che negli ultimi giorni sta facendo il giro del mondo contribuisce a rafforzare il coro di \u201cno\u201d contro Euro 2012.<\/p>\n

In un paese come l\u2019Ucraina, gi\u00e0 impoverito e tanto attento solo all’immagine, chi pu\u00f2 occuparsi dei piccoli homeless? Nel 1999 nasce Father\u2019s Care<\/a><\/strong>, una associazione onlus<\/a> alla periferia della Kiev bene, il cui scopo \u00e8 esclusivamente l\u2019accoglienza dei bambini di strada<\/strong>, facilitando molto spesso il ricongiungimento famigliare. Qui, in vere e proprie case famiglia e dopo un periodo di disintossicazione da droghe, alcool e colla, i minori iniziano un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale<\/strong>.<\/p>\n

Altrettanto valida \u00e8 l\u2019alternativa rappresentata dall\u2019\u00a0adozione a distanza dei bambini ucraini<\/a>,<\/strong> grazie alla quale \u00e8 possibile togliere dalla strada i piccoli e sostenerli in un duraturo percorso di reinserimento e di riabilitazione fisica e psicologica.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/strong><\/p>\n