{"id":3022,"date":"2012-07-06T13:56:55","date_gmt":"2012-07-06T12:56:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=3022"},"modified":"2018-02-26T10:32:35","modified_gmt":"2018-02-26T09:32:35","slug":"giustizia-per-figli-dei-desaparecidos-rapiti-ondannato-dittatore-videla","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/giustizia-per-figli-dei-desaparecidos-rapiti-ondannato-dittatore-videla\/","title":{"rendered":"Giustizia per i figli dei desaparecidos: condannato il dittatore Videla"},"content":{"rendered":"

Si \u00e8 concluso il processo iniziato il 28 febbraio 2011 a Buenos Aires (Argentina<\/a>), contro l\u2019ex dittatore Jorge Rafael Videla<\/a>,<\/strong> accusato del rapimento dei figli dei desaparecidos<\/a>\u00a0<\/strong>durante la sua dittatura militare sul paese, dal 1976 al 1983.<\/p>\n

Gioia per le Abuelas de Plaza de Mayo<\/em>, l\u2019organizzazione<\/a> per i diritti umani \u201cNonne di Plaza de Mayo<\/a>\u201d da cui sedici anni fa era partito il processo.<\/p>\n

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L\u2019uomo, ormai 87 enne, era gi\u00e0 stato condannato all’ergastolo nel 2010 per la morte di 31 detenuti, una conquista per le famiglie delle centinaia di vittime della dittatura militare, sparite, torturate e uccise nel silenzio di quegli anni.<\/p>\n

Ora la sentenza tanto attesa:\u00a050 anni di carcere per il rapimento di 35 figli di desaparecidos<\/strong>. Insieme a lui sono stati condannati anche l\u2019ex ufficiale della Marina Antonio Va\u00f1ek, l\u2019ex capitano Jorge Eduardo \u201cTigre\u201d Acosta, l\u2019ultimo presidente de facto, reynaldo Bignone e l\u2019ex prefetto Juan Antonio Azic.<\/p>\n

Le Nonne, sin dal 1977, consapevoli della tragedia umanitaria che si stava consumando nel silenzio e sotto gli occhi di tutti, denunciarono il governo di aver messo in atto una vera e propria strategia militare di controllo e di repressione delle forze d\u2019opposizione<\/strong> attraverso il rapimento dei bambini<\/strong>.<\/p>\n

Il \u201cpiano di ristrutturazione nazionale\u201d prevedeva la sottrazione dei piccoli alle madri desaparecidos, giovani donne che rimaste incinte venivano fatte partorire in carcere. Rapiti immediatamente dopo il parto i neonati sarebbero stati sistematicamente affidati a famiglie di militari e educati secondo regole ben precise, spacciando i rapimenti per affidamenti e simulando adozioni<\/a>.<\/p>\n

Un\u2019azione senza rispetto per il diritto alla vita e soprattutto per il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia, ma anche senza rispetto per il ruolo di centinaia di famiglie gi\u00e0 provate dalla scomparsa di madri e padri desaparecidos, che oggi ha finalmente visto un epilogo positivo.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/strong><\/p>\n