{"id":3221,"date":"2012-07-17T14:30:08","date_gmt":"2012-07-17T13:30:08","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=3221"},"modified":"2018-02-22T12:36:29","modified_gmt":"2018-02-22T11:36:29","slug":"poverta-e-crisi-italiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/poverta-e-crisi-italiana\/","title":{"rendered":"Povert\u00e0 in Italia 2012: 8 milioni di poveri"},"content":{"rendered":"

L\u2019ISTAT<\/strong> ha diffuso un dato davvero preoccupante sulla povert\u00e0 in Italia<\/strong>: 8 milioni di cittadini italiani sono poveri, quasi il 14% dell\u2019intera popolazione<\/strong> del nostro paese. E purtroppo la crisi economica non cede.<\/p>\n

Perdita di lavoro o contratti insicuri, aumento dei prezzi dei beni di prima necessit\u00e0<\/strong> (bollette della luce, gas, pane, benzina) le famiglie italiane non hanno i mezzi per uscire da questa situazione di povert\u00e0 relativa. Il 5,2% delle famiglie \u00e8 povero in termini assoluti<\/strong> e se pensiamo che il rapporto ISTAT si basa su dati 2011, la situazione a met\u00e0 2012 non pu\u00f2 che sembrarci addirittura peggiore.<\/p>\n

Possiamo risolvere la povert\u00e0 in Italia<\/strong>? Solo con un ribaltamento culturale<\/strong> gli italiani potrebbero migliorare la loro situazione, con un maggiore rispetto delle norme lavorative, una vera capacit\u00e0 di evitare gli sprechi<\/strong> nel privato e nel pubblico, maggiore attenzione alla cultura e all’etica del paese, un nuovo modello di interazione sociale<\/strong> e sostegno reciproco nelle comunit\u00e0. Insomma, tornare alla collaborazione dei piccoli paesini dei nostri nonni, che hanno superato 2 guerre mondiali<\/strong> con poco o nulla, aiutandosi a vicenda.<\/p>\n

\"Povert\u00e0<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Ma come sperare nelle future generazioni<\/strong> quando ogni neonato nasce gi\u00e0 con un debito di 33.000 euro? E i genitori spesso non riescono proprio a far crescere un figlio, come sottolineato dai dati diffusi dalla Societa’ Italiana di Neonatologia (Sin), che denuncia circa 3.000 bimbi abbandonati<\/strong> ogni anno.<\/p>\n

Le associazioni onlus e noprofit attive in Italia<\/strong><\/a> lavorano ogni giorno con impegno per sostenere quella parte di popolazione italiana in difficolt\u00e0, come Save The Children<\/strong><\/a> che con la campagna \u201cRicordiamoci dell’Infanzia<\/a>\u201d’ ricorda l’urgenza di varare un piano nazionale di contrasto alla povert\u00e0 minorile<\/strong><\/a>.<\/p>\n

\u00c8 necessario un rafforzamento delle reti dei servizi sociali ed educativi per l’infanzia<\/a>, il sostegno al lavoro delle mamme<\/a>, con un investimento progressivo di risorse tale da avvicinare l’Italia alla media europea di spesa per l’infanzia.<\/p>\n

Da parte nostra, nel nostro lavoro quotidiano a contatto con le adozioni a distanza<\/strong><\/a> in tutto il mondo, sappiamo che esistono ancora molte persone sensibili e attente ai problemi<\/strong> di chi \u00e8 meno fortunato. Evitando quelle persone incivili che tentano di organizzare truffe nelle adozioni<\/strong><\/a>, molti italiani continuano a donare il costo per la loro adozione a distanza, con la sicurezza che un piccolo aiuto pu\u00f2 davvero migliorare il mondo. E questo vale anche per l\u2019Italia<\/strong>.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/strong><\/p>\n