{"id":3469,"date":"2012-08-10T09:20:04","date_gmt":"2012-08-10T08:20:04","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=3469"},"modified":"2018-02-22T11:15:13","modified_gmt":"2018-02-22T10:15:13","slug":"guerra-e-fame-per-bambini-del-mondo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/guerra-e-fame-per-bambini-del-mondo\/","title":{"rendered":"Bambini, guerra, fame e fughe disperate"},"content":{"rendered":"

Centinaia di persone nel mondo sono costrette a fare i conti ogni giorno con guerra e fame<\/strong>, i due mali da cui uomini, donne e bambini cercano di fuggire quotidianamente. In Afghanistan<\/a><\/strong> si sceglie la strada della clandestinit\u00e0<\/strong> in alternativa a una vita fatta di bombardamenti e attentati. In Sudan<\/a> i<\/strong> campi profughi<\/strong> sono l\u2019unico rifugio lontano dai conflitti. Nei territori del Sahel<\/a><\/strong> emigrare nelle nazioni limitrofe \u00e8 l\u2019unico modo per sopperire alla mancanza di acqua e cibo<\/strong> mentre in Grecia<\/a><\/strong> l\u2019alternativa alla crisi economica \u00e8 ricominciare una nuova vita<\/strong> in un qualsiasi Stato d\u2019Europa<\/a>. Cosa accomuna queste storie? I protagonisti: bambini in fuga dalla propria terra.<\/strong><\/p>\n

\"Bambini<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Senza famiglia<\/strong> e senza neanche un amico, per centinaia di piccoli, spesso orfani, <\/strong>l\u2019unica alternativa possibile ad una vita fatta di rischi e di privazione di diritti \u00e8 la possibilit\u00e0 di varcare il confine della propria terra.<\/strong> Cercano rifugio altrove, molti nel mondo dorato del vicinissimo Occidente, ma spesso non ce la fanno neanche ad arrivare<\/strong>. Muoiono per asfissia nei rimorchi dei TIR<\/strong> su cui viaggiano clandestinamente, annegano a pochi chilometri dalle coste<\/strong> nel Mar Mediterraneo a bordo di\u00a0 motoscafi sovraffollati o perdono la vita nei campi profughi dove volontari<\/a> e\u00a0medici<\/a> non fanno in tempo a curarli. Per chi invece ha la \u201cfortuna\u201d di varcare il confine tanto ambito la vita che si prospetta non \u00e8 per\u00f2 delle pi\u00f9 felici. Che futuro pu\u00f2 avere un bambino senza nome, senza identit\u00e0 e senza una famiglia anche nel pi\u00f9 ricco dei paesi?<\/strong><\/p>\n

L\u2019Alto Commissariato delle Nazioni Unite ha realizzato il progetto “Protecting children on the move” <\/strong>insieme a tre associazioni onlus e no profit<\/a>, la greca PRAKSIS<\/a>, Save the Children Italia<\/a> e France Terre d\u2019Asile,<\/a> che nel corso di un anno hanno avuto modo di incontrare circa 1200 bambini afghani in fuga e non accompagnati. Al termine del progetto \u00e8 stato rilevato che solo il 4% dei bambini in fuga\u00a0<\/strong>riceve l\u2019assistenza necessaria al momento dell\u2019arrivo.<\/strong><\/p>\n

\"Orfani<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Quel che \u00e8 pi\u00f9 grave \u00e8 che l\u2019ingresso in un nuovo paese per i bambini profughi \u00e8 soltanto l\u2019inizio di un\u2019altra Odissea<\/strong>. Da ovunque provengano, Asia<\/a> o Africa<\/a>, Europa<\/a>, Oceania<\/a> o America<\/a>, per bambini in fuga gi\u00e0 stremati da guerra e fame, Patrasso, Roma e Calais, <\/strong>i 3 maggiori punti di snodo verso il resto d\u2019Europa, sono l\u2019unico punto d\u2019arrivo e anche quello di non ritorno. Qui rimarranno per sempre perch\u00e9, senza documenti,<\/strong> inizia per loro una vita\u00a0<\/strong>nell’ombra<\/b>. Costretti a nascondersi e a vivere di stenti, spesso diventano vittime della criminalit\u00e0, di violenze e di abusi<\/strong>.<\/p>\n

Come aiutare i bambini in fuga nel mondo?<\/strong> L\u2019Alto Commissariato dell\u2019ONU propone soluzioni mirate, chiedendo che i piccoli siano accolti nel paese di transito<\/strong>, sostenuti psicologicamente e tutelati legalmente<\/strong> fino all’arrivo alla destinazione finale, spesso l\u2019Europa settentrionale, dove a volte \u00e8 anche possibile il ricongiungimento familiare. Sul territorio inoltre operano numerose associazioni onlus<\/a> e di volontariato<\/a><\/strong> adibite a scopi assistenziali di questo genere. Quel che per\u00f2 ai bambini in fuga non sar\u00e0 mai restituito \u00e8 la possibilit\u00e0 di una vita serena nella loro nazione d\u2019origine<\/strong> dove in alternativa potrebbero continuare a vivere se accolti in case famiglia e se sostenuti attraverso l\u2019adozione a distanza<\/a><\/strong>, un ulteriore modo per ridurre il fenomeno dei bambini profughi nel mondo e per garantire alle piccole vittime di guerra e fame la protezione e le cure a cui hanno diritto.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/p>\n