{"id":3550,"date":"2012-08-03T09:02:06","date_gmt":"2012-08-03T08:02:06","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=3550"},"modified":"2018-02-22T11:25:55","modified_gmt":"2018-02-22T10:25:55","slug":"allenamenti-bambini-per-vincere-sport-e-olimpiadi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/allenamenti-bambini-per-vincere-sport-e-olimpiadi\/","title":{"rendered":"Vincere alle olimpiadi: nuove schiavit\u00f9 per i bambini atleti?"},"content":{"rendered":"

Durante le gare di queste olimpiadi 2012 a Londra<\/strong><\/a>, lo scorso sabato ha fatto molto parlare la vittoria della medaglia d\u2019oro di Ye Shiwen<\/strong> nella gara individuale dei 400 misti, che ha battuto il record mondiale di ben 1 secondo. L’atleta cinese \u00e8 stata presto accusata di doping<\/strong> da parte di John Leonard, direttore esecutivo della World Swimming Coach Association e della USA Swimming Coach Association, affermando come quel tempo record fosse impensabile per ragazzina di soli 16 anni<\/strong>.<\/p>\n

Dopo i dovuti controlli<\/strong>, il presidente della British Olympic Association, ha confermato che Ye Shiwen non ha fatto uso di doping<\/strong> e la sua vittoria \u00e8 tutto merito di allenamento e grandi capacit\u00e0 personali<\/strong>. Tutto a posto quindi? Forse si, anche se un articolo pubblicato su net1news ci fa riflettere su come queste capacit\u00e0 sportive degli atleti cinesi vengano ottenute attraverso un pesantissimo addestramento fin dalla pi\u00f9 tenera et\u00e0<\/strong>. Per i bambini-atleti c’\u00e8 un solo obiettivo: vincere negli sport.<\/p>\n

\"Olimpiadi<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

In queste Olimpiadi 2012 la Cina ha gi\u00e0 conquistato ben 17 medaglie<\/strong>, tra cui 9 oro, una grande soddisfazione per tutto il paese e sicuramente una gioia per gli stessi atleti, che vedono premiati anni e anni di sforzi<\/strong>. Da quanto possiamo leggere nell’articolo di net1news<\/a>, la Cina sta perfezionando i suoi giovani atleti fin dai primi anni \u201980, bambini che vengono identificati giovanissimi<\/strong> tra quelli pi\u00f9 capaci e promettenti.<\/p>\n

La stessa Ye Shiwen \u00e8 stata scelta per diventare una campionessa di nuoto a soli 6 anni<\/strong>, quando il suo maestro di scuola ha notato i suoi piedi e mani pi\u00f9 larghi della norma. Da quel giorno per la bambina \u00e8 stato un susseguirsi di pesanti allenamenti e aspettative<\/strong>. A soli 11 anni, Ye era gi\u00e0 una piccola grande campionessa del nuoto mondiale.<\/p>\n

Quali sacrifici e rinunce<\/strong> ha dovuto sostenere la piccola Ye Shiwen per poter conquistare il record del mondo alle olimpiadi di Londra 2012<\/strong>? Le voci sugli allenamenti degli sportivi cinesi parlano di vere e proprie ossessioni per la vittoria<\/strong>, foto diffuse in rete con bambini che piangono costretti a duri esercizi di perfezione, una reclusione nel mondo dello sport<\/strong> che allontana dal gioco e da un\u2019infanzia serena.<\/p>\n

Molti atleti che hanno dedicato tutta la loro infanzia e adolescenza<\/strong> allo sport si trovano, una volta troppo cresciuti per essere competitivi, a non saper fare nient\u2019altro nella loro vita, con difficolt\u00e0 a socializzare<\/strong> e trovare un lavoro.<\/p>\n

\"Sport<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Scrivendo su questo blog dedicato all\u2019adozione a distanza<\/strong><\/a>, non possiamo che fermarci a riflettere su questa discussione<\/strong>. Prendendo spunto dai bambini atleti della Cina, probabilmente un simile livello di ossessione alla vittoria si pu\u00f2 trovare allo stesso modo in molti altri paesi dell\u2019Asia<\/a>, Africa<\/a>, America<\/a>, dell\u2019Oceania<\/a> o dell\u2019Europa<\/a><\/strong>.<\/p>\n

Se lo sport dovrebbe essere gioco e benessere per i bambini<\/strong><\/a>, l\u2019esagerazione imposta e l\u2019ossessione della vittoria li portano lontano da una vita serena<\/strong>. Durante queste Olimpiadi 2012, ricordiamoci allora che l\u2019importante non \u00e8 vincere, ma partecipare<\/strong>: un concetto ovvio, ma spesso dimenticato dalle squadre e dai tifosi di tutto il mondo.<\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti:<\/strong><\/p>\n