{"id":3567,"date":"2012-10-01T10:00:01","date_gmt":"2012-10-01T09:00:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=3567"},"modified":"2012-10-16T11:03:34","modified_gmt":"2012-10-16T10:03:34","slug":"calo-adozione-a-distanza-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/calo-adozione-a-distanza-in-italia\/","title":{"rendered":"Perch\u00e9 le adozioni a distanza sono in calo?"},"content":{"rendered":"

Fino a 10 anni fa l\u2019Italia<\/strong> vantava una posizione di primato in fatto di adozioni a distanza<\/strong>, <\/strong> nonostante sia invece fanalino di coda nel mondo per quanto riguarda volontariato<\/a> internazionale, donazioni<\/a> e aiuti umanitari, eppure negli ultimi 2 o 3 anni il sostegno a distanza \u00e8 in forte calo nel nostro paese. <\/strong>Questa diminuzione dell’interesse per le adozioni a distanza si nota molto bene dal calo delle ricerche inerenti su Google<\/strong>.<\/p>\n

\"Calo<\/a>

Il trend di recerca per “adozione a distanza” su Google dal 2004 a oggi<\/p><\/div>\n

Il calo delle adozioni a distanza unito alla generale crisi economica in Europa, sta portanto gravi problemi alle piccole e medie associazioni noprofit<\/a>, che senza donazioni faticano a sostenere tutti i bambini che stavano aiutando<\/strong>.<\/p>\n

Come leggiamo in un articolo pubblicato su Vita<\/a> nell’agosto del 2012:<\/p>\n

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\u00c8 inutile nasconderlo: le risorse finanziarie private e pubbliche per l\u2019associazionismo solidale stanno diminuendo sensibilmente e gli esperti del Terzo Settore sono in allarme, mentre quasi tutti gli addetti ai lavori sostengono che si salver\u00e0 soltanto chi si innover\u00e0 e guarder\u00e0 lontano, chi sapr\u00e0 essere creativo, chi far\u00e0 rete e sapr\u00e0 seguire i cambiamenti che interessano il nostro settore.<\/p>\n<\/blockquote>\n

In un articolo pubblicato a settembre 2012\u00a0 su l’Espresso<\/a> leggiamo che:<\/p>\n

Meno 37 per cento di raccolta fondi nel 2011, e quest’anno andr\u00e0 ancora peggio. E’ la crisi che strangola il Terzo Settore, proprio nel momento in cui le organizzazioni no-profit hanno pi\u00f9 lavoro, per supplire ai tagli di servizi pubblici e per venire incontro a crescenti situazioni di povert\u00e0. Negli ultimi sei mesi sono diminuite di oltre il 10 per cento le donazioni dei privati, tanto che un italiano su due fatica a continuare a elargire la stessa cifra degli anni precedenti. Gi\u00f9 anche le entrate che arrivano dalle aziende<\/a>, considerate sempre meno generose. E, a peggiorare la situazione, mancano all’appello pi\u00f9 di 80 dei 463 milioni di euro raccolti dallo Stato con il 5 x mille<\/a> nel 2010.<\/p><\/blockquote>\n

Perch\u00e8 le richieste di adozione a distanza sono in diminuzione negli ultimi anni<\/strong>? Abbiamo cercato di comprenderne le cause.<\/p>\n

Le cause del calo delle adozioni in Italia<\/strong><\/h3>\n

Uno dei motivi dela diminuzione delle adozioni a distanza \u00e8 la mancanza di informazioni chiare<\/strong> a riguardo. Molte persone che vorrebbero aiutare i bambini nei paesi in difficolt\u00e0 non sanno esattamente come funziona l’adozione a distanza<\/a> e spesso non si fidano delle associazioni<\/strong> per paura di essere truffate<\/a>.<\/p>\n

\"Sostegno<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Importante \u00e8 il costo dell\u2019adozione<\/a><\/strong>, che per una adozione a distanza si aggira intorno ai 200\/300 euro<\/strong> all’anno. Naturalmente la crisi economica<\/strong> sta colpendo non solo le associazioni, ma le stesse famiglie italiane<\/strong> che un tempo erano in grado di sostenere un bambino a distanza. Quando il costo della vita aumenta<\/strong>, si perde il lavoro<\/strong> e c’\u00e8 pi\u00f9 insicurezza<\/strong>, gli italiani tagliano le spese.<\/p>\n

Con la crisi economica,<\/strong> che si tratti o no di un reale stato di crisi monetaria, gli italiani stanno attraversando soprattutto un periodo di crisi morale ed etica<\/strong>. L\u2019incertezza e la sfiducia<\/strong> nei confronti del futuro e delle istituzioni, accentuata dai media, \u00e8 la causa principale di un diffuso senso di impotenza<\/strong>.<\/p>\n

Da come possiamo leggere in un articolo pubblicato da Vita<\/a> nel 2009:<\/p>\n

\u00abQuasi tutte le persone che ci chiamano per disdire ci comunicano che il motivo \u00e8 strettamente economico\u00bb, spiega Cristiano Campari, responsabile del settore in Aibi. \u00abNon si tratta tanto di perdita di lavoro o situazioni insostenibili nell’immediato. La paura \u00e8 pi\u00f9 proiettata al futuro, c’\u00e8 il timore di non arrivare a fine mese e la difficolt\u00e0 a portare\u00a0 avanti un impegno continuativo nel tempo, come quello richiesto dal sostegno a distanza, di fronte all’incertezza\u00a0 legata alla crisi\u00bb.<\/p><\/blockquote>\n

La stessa idea di “adozione a distanza”, che negli anni ’70 \/ ’80 aveva un fascino e una importanza ben precisi<\/strong>, dopo anni ha ormai perso di concretezza<\/strong>, infangata da storie di truffe, indifferenza verso le problematiche internazionali<\/strong> (guerre, povert\u00e0, fame), a causa dell’abitudine con cui vengono spettacolarizzate dai media e di una generale diminuzione nella fiducia verso il prossimo<\/strong>. Se non vediamo e tocchiamo con mano quello per cui spendiamo i nostri soldi, se non \u00e8 qualcosa di attuale e sorprendente, se non viene celebrato dalla comunicazione di massa o dal nostro giro di influenze, non gli diamo valore<\/strong>.<\/p>\n

Insomma, gli italiani non si impegnano economicamente in quei settori che non danno sicurezza o soddisfazione immediate<\/strong>. Come cambiare la tendenza? Difficile saperlo.<\/p>\n

E tu cosa ne pensi?<\/strong> Perch\u00e8 negli anni \u00e8 diminuito cos\u00ec tanto il numero di persone interessate all’adozione a distanza? Come possono le associazioni aiutare i bambini dei paesi pi\u00f9 problematici? La solidariet\u00e0 non \u00e8 pi\u00f9 di “moda”?<\/strong> Aspettiamo i tuoi commenti!<\/p>\n