{"id":4350,"date":"2012-10-03T08:58:53","date_gmt":"2012-10-03T07:58:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/?p=4350"},"modified":"2018-02-21T12:32:47","modified_gmt":"2018-02-21T11:32:47","slug":"pozzi-acqua-nei-paesi-poveri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.adozione-a-distanza.info\/pozzi-acqua-nei-paesi-poveri\/","title":{"rendered":"Acqua potabile? Ancora un sogno in Africa e in altre zone povere"},"content":{"rendered":"

Articolo scritto da Roberta Gotti<\/strong><\/a><\/p>\n

Dal 26 al 31 Agosto 2012 si \u00e8 tenuta a Stoccolma la World Water Week<\/strong> in occasione della quale l\u2019UNICEF<\/u><\/b><\/span>\u00a0ha sottolineato come nel corso degli ultimi 20 anni si siano fatti enormi passi avanti nella distribuzione<\/strong> a livello mondiale di fonti d\u2019acqua potabile sicure quali impianti idrici o pozzi<\/strong> per una vasta area di popolazione. Restano tuttavia pi\u00f9 di 783 milioni<\/strong> le persone che ancora oggi non hanno accesso a fonti di acqua potabile<\/strong> sicura con maggiore incidenza nelle aree rurali pi\u00f9 isolate e pi\u00f9 povere quali quelle dell\u2019Africa sub sahariana<\/strong><\/a> che sembra essere la zona del mondo in cui le sciagure della speculazione<\/a>, della fame e delle sete mietono il maggior numero di vittime.<\/p>\n

Quella dell\u2019acqua potabile \u00e8 una questione senza dubbio molto delicata e urgente da affrontare in quanto, secondo i dati dell\u2019organizzazione mondiale della sanit\u00e0, la mancanza di acqua potabile uccide ogni anno pi\u00f9 persone di qualsiasi altra forma di violenza<\/strong> comprese le guerre<\/a> e i bambini sono spesso le vittime pi\u00f9 colpite dai virus portati dai batteri presenti nelle fonti d\u2019acqua contaminate perch\u00e9 hanno un sistema immunitario pi\u00f9 vulnerabile<\/strong>.<\/p>\n

\"Acqua<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Questo tema non riguarda solo le popolazioni che appartengono alle zone pi\u00f9 disagiate del pianeta ma riguarda anche tutti i paesi industrializzati come il nostro<\/strong> perch\u00e9 oltre a questioni di carattere sociale ed umanitario questo problema \u00e8 fortemente legato anche a quello della sicurezza alimentare<\/strong><\/a>. Ci\u00f2 \u00e8 dimostrato dal fatto che per produrre il cibo necessario<\/strong> al fabbisogno quotidiano di ciascuno di noi sono necessari dai 2 ai 5 mila litri di acqua<\/strong>.<\/p>\n

Ma vediamo in dettaglio cosa succede nelle aree rurali dove pozzi o altre fonti d\u2019acqua potabile non sono disponibili<\/strong> nelle vicinanze: in queste zone la popolazione \u00e8 costretta a camminare per ore<\/strong> e svariati km per poter raggiungere delle fonti d\u2019acqua da cui attingere. Spesso le pozze da cui prelevano l\u2019acqua sono contaminate da batteri<\/strong>, escrementi di animali, insetti e scarafaggi.<\/p>\n

Una volta raccolta poi l\u2019acqua deve essere trasportata in spalla fino al villaggio tramite secchi e contenitori<\/strong>. Donne e bambini sono coloro che nella maggior parte dei casi sostengono l\u2019onere di questi pesantissimi viaggi e che per questo motivo non possono dedicarsi alla scuola<\/strong>, al lavoro o a prendersi cura delle proprie famiglie. Oltre che fisicamente molto pesanti questi viaggi sono anche estremamente pericolosi perch\u00e9 si incorre nel rischio di subire molestie e violenze sessuali<\/strong><\/a> lungo il percorso. Come aiutare bambini e donne<\/a><\/strong>?<\/p>\n

Quando queste riserve d\u2019acqua giungono finalmente a destinazione portano con se uno svariato numero di batteri molto pericolosi<\/strong>. Uno \u00e8 l\u2019escherichia coli<\/strong> conosciuto come indicatore primario di contaminazione fecale e, pur rappresentando un comune abitante dell’intestino e ricoprendo un ruolo fondamentale nel processo digestivo, pu\u00f2 portare a malattie nell’uomo e negli animali quali infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite, tra le cause della alta mortalit\u00e0 infantile<\/a><\/strong> in molte zone del mondo.<\/p>\n

\"Malattie<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Un altro batterio molto pericoloso portato dalle acque contaminate \u00e8 la Salmonella Enterica<\/strong>, conosciuta come salmonella typhi, responsabile del tifo e fortemente pericolosa perch\u00e9 trasmissibile per contatto diretto da una persona all’altra espandendosi in maniera esponenziale in caso di scarsa igiene personale. Una malattia molto grave legata alle acqua contaminate e poi la schistosomiasi<\/strong> causata dai vermi le cui uova si schiudono nelle pareti intestinali provocando forme molto gravi di dermatiti accompagnate da febbre, brividi, nausea, dolore addominale, malessere, mialgia o nei casi pi\u00f9 gravi\u00a0ascessi e lacerazioni della mucosa intestinale<\/strong>. Non meno importanti poi ci sono malattie conosciute e pericolose come il colera e l\u2019epatite A<\/strong>.<\/p>\n

Tutto questo pu\u00f2 darci un quadro preciso di quanto sia importante rendere l\u2019acqua potabile accessibile<\/strong> per il maggior numero di persone nel mondo ed \u00e8 proprio in questo senso che UNICEF in quanto membro della partnership globale \u201cSanitation and Water for All<\/strong>\u201d sta cercando di fare il pi\u00f9 possibile. I principi del diritto umano all’acqua approvati dall’assemblea generale delle nazioni unite del 2010 affermano che l’acqua potabile deve essere accessibile, affidabile, economica e in quantit\u00e0 sufficiente per soddisfare i bisogni di base e in base alle previsioni dell’UNICEF, di questo passo nel 2015 – termine finale per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio – ancora 605 milioni di persone nel mondo<\/strong> non vedranno realizzato questo elementare diritto umano.<\/p>\n

Esistono numerose associazioni come Charity Water<\/strong> che stanno facendo il possibile per portare l\u2019acqua potabile nei villaggi<\/strong> dove questa non \u00e8 ancora disponibile ma la costruzione dei pozzi<\/strong> non \u00e8 sufficiente per dare a questi villaggi l\u2019autonomia… occorre infatti insegnare alle persone come usare i pozzi e come mantenerli puliti e fare manutenzione in modo da sfruttare al meglio una risorsa cos\u00ec importante per la loro sopravvivenza!<\/p>\n

\"Pozzi<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Molto spesso infatti a causa della mancanza di istruzione nei villaggi<\/strong> le persone non sono in grado di gestire in autonomia queste strutture di raccolta dell\u2019acqua quindi chi si occupa di costruire i pozzi<\/strong> molto spesso si deve prendere carico anche di fornire l\u2019adeguata istruzione alle persone del villaggio. Un villaggio che diventando istruito ed autonomo pu\u00f2 fornire aiuto anche ai villaggi vicini<\/strong> ampliando l\u2019efficacia del lavoro\u00a0 svolto dalle associazioni di volontari.<\/p>\n

L’acqua \u00e8 una forza straordinariamente complessa e sottile in un’economia \u00e8 un importante vincolo per l’espansione di ogni citt\u00e0. Banchieri e dirigenti d’azienda<\/a> l\u2019hanno citata come l’unico limite naturale alla crescita economica<\/strong>. Per questi motivi i vantaggi di un villaggio finalmente autonomo grazie ad un pozzo d\u2019acqua sono innumerevoli:<\/p>\n

– Il tempo che serve per reperire l\u2019acqua passa da diverse ora a pochi minuti e l\u2019acqua \u00e8 potabile e priva di batteri.<\/p>\n

– Con gli insegnamenti forniti dagli operatori d\u2019igiene il villaggio impara l\u2019importanza della cura dei pozzi, della pulizia e vengono costruiti bagni per la raccolta dei liquami e per il lavaggio delle mani.<\/p>\n

– Il maggior tempo e l\u2019acqua a disposizione permettono alle famiglie di coltivare un orto per produrre il cibo per s\u00e9 stessi e da rivedere nei mercati per garantirsi i beni di prima necessit\u00e0<\/p>\n

– I bambini hanno il tempo di andare a scuola e di usare tutti gli insegnamenti per far progredire ulteriormente il villaggio.<\/p>\n

Tutto ci\u00f2 dimostra come l\u2019acqua sia l\u2019imprescindibile punto di partenza dal quale poi tutto si pu\u00f2 costruire e trasformare<\/strong> e di come non sia sufficiente portare acqua a chi ne ha bisogno<\/strong> ma sia fondamentale fornire a queste persone i mezzi culturali necessari per diventare indipendenti e far crescere la comunit\u00e0 in autonomia !<\/p>\n

\"Acqua<\/a>

Foto dall’archivio di SOS Villaggi dei Bambini Onlus<\/p><\/div>\n

Lo spreco d\u2019acqua<\/strong> a cui si assiste ogni giorno nei paesi sviluppati ci fa spesso perdere di vista quanto questo bene primario sia importante. La speranza \u00e8 che in ognuno di noi nasca una coscienza critica<\/strong> che ci permetta di comprendere che le risorse naturali non sono infinite<\/strong> e che ciascuno di noi pu\u00f2 fare qualcosa per evitare che vadano inutilmente sprecate<\/strong>.<\/p>\n

Articolo scritto da Roberta Gotti<\/strong><\/a><\/p>\n

Per maggiori informazioni e approfondimenti<\/strong>:<\/h3>\n